Economia - 12 maggio 2025, 07:00

Eleganza sulla terra rossa: il Roland Garros tra sport e moda

Quando uno pensa al Roland Garros molto spesso pensa a uno dei quattro tornei del grande Slam

Eleganza sulla terra rossa: il Roland Garros tra sport e moda

Quando uno pensa al Roland Garros molto spesso pensa a uno dei quattro tornei del grande Slam; forse il più importante, sicuramente il più “Francese”. Ecco: in questo palcoscenico oltre alle racchette si mettono in mostra anche outfit e capi d’abbigliamento che riflettono cambiamenti culturali, innovazioni tecnologiche e tendenze stilistiche.

Quali sono le evoluzioni in questione? Come siamo passati dalle tenute tradizionali agli outfit più attuali? Vediamo insieme come si è evoluta la moda al torneo Roland Garros nel corso degli anni.

Dove tutto è cominciato

Durante il corso dei primi anni del torneo, l’abbigliamento dei tennisti era fortemente influenzato da quelle che erano le convenzioni sociali. Parliamo quindi di lunghi pantaloni in flanella per gli uomini e camicioni a maniche lunghe, a prescindere dalla temperatura. Le donne, invece, si vestivano con gonne lunghe e corsetti, seguendo ancora gli stilemi del vestiario di fine ottocento.

Il primo grande cambiamento avvenne nel 1912, quando la tennista Marguerite Broquedis optò per una “rivoluzionaria” camicia a maniche corte e una gonna che arrivava appena sopra la caviglia, introducendo sottolineando l’importanza della praticità all’interno del contesto sportivo. Il successivo passo in avanti fu fatto negli anni ‘20 da Suzanne Lenglen, che rivoluzionò nuovamente l’abbigliamento femminile sportivo grazie alla collaborazione con Jean Patou, designer di abiti che puntò a un ulteriore funzionalità dell’indumento.

Patou optò per una blusa smanicata e una gonna plissettata fino al ginocchio, da associare poi a una fascia per capelli al posto del cappello: questa combinazione divenne anche un fenomeno culturale, assurgendo a simbolo dell’emancipazione femminile nel mondo dello sport.

Com’è la situazione attuale?

Tra gli anni quaranta e cinquanta a cambiare le carte in tavola pensò Ted Tinling, che portò ulteriore innovazione all’interno del mondo dell’abbigliamento tennistico creando, per Gussie Moran, un abito con sottoveste in pizzo visibile (tanto da scatenare le ire dei partecipanti di Wimbledon). Nel corso degli anni, Tinling disegnò diversi abiti per tenniste, andando a scardinare ulteriormente le convinzioni e portando la moda al centro.

Le grandi case di moda presero il sopravvento nel corso dei decenni successivi, quando marchi come Lacoste, Nike e Adidas iniziarono a sperimentare nel mondo del tennis collaborando con i vari giocatori così da creare outfit che rispondessero alle esigenze estetiche del singolo torneo. Per l Roland Garros, ad esempio, gli outfit sono ispirati alle palette cromatiche calde e a design che si integrano con l’ambiente circostante

Al giorno d’oggi i vestiti che vengono presentati al Roland Garros, esattamente come accade per gli altri tornei del Grande Slam hanno una valenza anche sociale. L’esempio più eclatante, ad esempio, fu indossato da Serena Williams nel 2018, con un body nero ispirato a Black Panther che però fece storcere il naso agli organizzatori, in quanto “irrispettoso” del campo da gioco.

L’aria di eleganza del Roland Garros è infatti desiderata e rispettata da tutti gli spettatori, che contribuiscono attraverso i propri outfit all’atmosfera elegante del torneo attraverso vestiti in stile chic o addirittura raffinati. Parliamo di abiti estivi leggeri, polo, cappelli, accessori coordinatI, tanto che in diversi hanno parlato delle tribune come vere e proprie passerelle di moda estive.

A volte tutto questo è comodamente visualizzabile anche dalle dirette streaming dei siti scommesse, che per l’occasione diventano il perfetto binocolo per comprendere le evoluzioni della moda in questo genere di contesto.








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