Calcio - 01 maggio 2025, 07:11

Calcio serie D. La stagione nerazzurra: tra caos, speranze e un campo che non tiene/ Prima puntata

Allenatore confermato, 'esonerato' e poi richiamato. Tra alti e bassi e dirigenti "per caso"

Il fondo del 'Ciccione' non tiene, prima partita sospesa e rinviata (foto Flammia)

Il fondo del 'Ciccione' non tiene, prima partita sospesa e rinviata (foto Flammia)

Una stagione, quella dell'Imperia nell'anno del centenario che è coinciso col ritorno in serie D, iniziata con mille interrogativi, tra dubbi sulla panchina e incertezze societarie, ma che ha saputo accendere anche speranze e passione. L’Imperia ha affrontato un campionato complesso, tra obiettivi di salvezza, partite dal sapore antico e imprevisti che sembrano non voler dare tregua. Eppure, tra alti e bassi, si sono intravisti momenti di riscatto.

La stagione inizia con il rebus allenatore: Buttu si, Buttu no? Prima confermato, poi esonerato, quindi richiamato: il tutto prima dell'inizio della preparazione che i nerazzurri svolgono al 'Ferrando'  di Alassio, una soluzione temporanea che diventerà però la casa degli allenamenti della prima squadra fino ai primi di marzo. Un altro 'giallo' a tingere i nastri di partenza nerazzurri con la conferma, in seconda battuta ma arrivata, da parte della Covisod per l'iscrizione al campionato dell'Imperia.

La rosa, tra i vari bailamme di acquisti e cessioni, piano piano prende forma. La salvezza (senza passare dai playout come, poi, è avvenuto) è l'obiettivo dichiarato della società: l'imperativo è mantenere la categoria. Sono confortanti i primi due risultati: l'Imperia supera brillantemente i due turni di Coppa Italia eliminando in trasferta prima la Cairese e poi l'Albenga.

Ma il debutto in campionato l'8 settembre con il Ligorna mostra le prime grosse pecche del terreno di gioco del nuovo 'Ciccione', nonostante gli investimenti milionari dell'amministrazione Scajola per 'Cittadella dello sport' e fondo del terreno di gioco, un altro dei tristi ritornelli destinati a durare per tutta la stagione, sui quali, per carità di patria, stendiamo un velo pietoso.  Il match viene interrotto per impraticabilità di campo al 51' e concluso più di due settimane dopo, con il successo dei genovesi 1-0. A Broni arriva un'altra vittoria, 3-1 contro l'Oltrepò, preludio al derby d'andata con la Sanremese in una bellissima cornice di pubblico e di tifo, quasi d'altri tempi, e un 1-1 finale sul campo.

Inizia un'altalena di risultati: il rocambolesco 4-3 con cui l'Imperia cede solo nei minuti di recupero al Città di Varese, il successo casalingo 2-1 con il Fossano e la sconfitta 3-2 a Borgaro, in due scontri già importanti in chiave salvezza. Una vittoria sfumata nel finale al 'Ciccione' contro il Saluzzo, che trova l'1-1 nel finale, a cui fanno seguito due ko ad Asti e in casa col Derthona.

Qualche certezza di inizio stagione inizia a scricchiolare, e non basta la buona prova di Vado ad evitare una sconfitta per 2-1, dopo la quale ne arriverà un'altra tra le mura amiche contro il Novaromentin con lo stesso punteggio.

Il successo del 2 novembre a Lavagna è tanto bello quanto inaspettato, ed è il primo vero colpo stagionale dei ragazzi di Pietro Buttu, che trovano conferme nel 5-0 rifilato al Chieri a Imperia la domenica successiva. Le sconfitte esterne contro Chisola e Bra (in mezzo il pari interno col Gozzano) non lasciano particolari strascichi, mentre sul fronte societario a fine novembre la triade dirigenziale perde uno dei suoi pezzi: con il passo indietro di Daniele Ciccione che rimarrà, però, à sempre presente "per caso", come per lui stessa ammissione, dietro le quinte. Le questioni societarie restano in carico a Fabrizio Gramondo e Fabio Ramoino. Vicende legate al passaggio di proprietà che terranno banco soprattutto nei mesi successi (ad oggi, senza avere ancora una soluzione dei fatti). Alla vigilia dell'8 dicembre l'Imperia si appresta ad affrontare un trittico determinante per la lotta salvezza. Non solo: sarà il preludio ai due mesi più belli dell'intera stagione nerazzurra

Federico Bruzzese