Riceviamo e pubblichiamo
"Apprendiamo con sdegno la notizia dell’autorizzazione, da parte della Regione Liguria, all’abbattimento di quattro esemplari di lupo sul territorio regionale, con l'avallo del Ministero dell’Ambiente, dell’ISPRA. Una decisione eticamente inaccettabile e soprattutto giuridicamente priva di fondamento. Infatti la norma di recepimento della direttiva europea sul declassamento dello status di protezione del lupo è ancora ferma in commissione parlamentare e dunque non ha alcun valore giuridico vincolante. Il lupo resta a tutti gli effetti una specie protetta, tutelata dalla Direttiva Habitat e dalla Convenzione di Berna. Ancora una volta, la Giunta regionale – in particolare il vicepresidente e assessore all’agricoltura Alessandro Piana – si dimostra più interessata ad assecondare il bisogno di sparare che a tutelare il patrimonio faunistico e la biodiversità della Liguria. Suscita particolare allarme la richiesta avanzata dallo stesso Piana di raddoppiare il numero di capi abbattibili, senza che vi sia stata alcuna base scientifica o dati oggettivi a supporto di tale escalation repressiva. Nessuna analisi sull’impatto reale delle predazioni, nessuna valutazione sugli effetti a lungo termine di prelievi letali in popolazioni già territorialmente frammentate. Solo una risposta emotiva, ideologica e pericolosa. Denunciamo con forza l’uso strumentale del tema della convivenza con la fauna selvatica, piegato agli interessi di minoranze organizzate con forti legami politici, a discapito dell’interesse collettivo e dell’equilibrio degli ecosistemi. Chiediamo l’immediato ritiro del provvedimento, la sospensione di ogni prelievo letale, e l’apertura di un confronto trasparente, basato su dati scientifici e non su pressioni lobbistiche. La conservazione della natura non può essere barattata in nome di consensi elettorali. Il lupo non è un capro espiatorio: è parte viva e imprescindibile del nostro ambiente".
Gabriella Badano
Europa Verde