Andrea Doria, il celebre ammiraglio genovese che fece le fortune della Superba e della Spagna imperiale, nacque, com'è noto, ad Oneglia il 30 novembre 1466 (e morì a Genova il 25 novembre 1560) da genitori appartenenti ai due rami della famiglia dei Doria di Ponente e precisamente da Ceva Doria di Oneglia, Signore di Oneglia e da Caracosa Doria, Marchesa di Dolceacqua.
Le dinastie dei Doria, che da tra il 1271 e il 1297 avevano preso possesso dei territori ad ovest di Genova, ereditandoli rispettivamente dai vescovi di Albenga e dai conti di Ventimiglia, cioè Dolceacqua e Oneglia, dalla seconda metà del XVI secolo entrarono sotto l'influenza dei Savoia e ne seguirono il destino politico.
Ma ormai il grande ammiraglio non c'era più e Genova, distratta in quel momento, da conflitti intestini, non riuscì a recuperarli in alcun modo. Del resto, per quanto riguarda Oneglia, il suo legittimo, ma contestato signore, Gian Girolamo Doria, con l'investitura imperiale, decise unilateralmente e in gran segreto di vendere il suo feudo al Duca Emanuele Filiberto di Savoia, comprese le signorie appena acquistate dai Conti di Tenda, cioè il Maro e Prelà.
Di Andrea Doria, la vera anima del mito ligure nel mondo, un mito che si lega comunque e ancora con Oneglia, si ricordano i primi passi nella cittadina ligure prima che spiccasse il volo verso la gloria. Grazie a lui in Spagna infatti si diceva che l' oro che arrivava dall'America finiva nelle casse di Genova.
Quando il re dei mari era ancora bambino, e sgambettava per Oneglia, volle salire su due galee genovesi e fu difficile farlo scendere, se non con le maniere forti della madre. Morta quest'ultima, tuttavia, pur non dimenticando Oneglia, Andrea Doria scelse Genova come sua patria.
Ciò nondimeno la vocazione sabauda di Oneglia non le fece mai dimenticare quel suo diletto figlio, un figlio che resta nella memoria storica di questa parte di Imperia e che in un certo senso collega essa alla dirimpettaia ed antica rivale Porto Maurizio, fedele nei secoli a Genova.