Economia - 14 febbraio 2025, 11:00

Differenze tra sigaretta elettronica e riscaldatore di tabacco: scopriamole insieme

Vediamo, di seguito, quali sono, mettendo a confronto le principali caratteristiche tecniche di entrambi.

Differenze tra sigaretta elettronica e riscaldatore di tabacco: scopriamole insieme

Lanciata sul mercato nei primi anni Duemila, la sigaretta elettronica ha rappresentato per oltre un decennio l’unica alternativa al fumo tradizionale. La successiva comparsa dei prodotti a tabacco scaldato ha ampliato ulteriormente la gamma di opzioni disponibili per i consumatori adulti di nicotina. Entrambi sono dispositivi elettronici, contraddistinti però da alcune sostanziali differenze sia tecnologiche che pratiche. Vediamo, di seguito, quali sono, mettendo a confronto le principali caratteristiche tecniche di entrambi.

Cos’è una sigaretta elettronica

Spesso indicate anche come e-cig, le sigarette elettroniche sono prodotti per fumatori adulti; sono costituite da un dispositivo elettronico, alimentato da una batteria, composto da due parti:

-        il cleromizzatore è l’insieme delle componenti che formano il sistema di vaporizzazione della sigaretta elettronica. Le e-cig, infatti, utilizzano una resistenza per scaldare e nebulizzare una soluzione liquida a base di acqua contenuta in una cartuccia;

-        il bocchino è la parte che permette di inspirare l’aerosol prodotto dal cleromizzatore. La presenza di appositi sensori rileva il passaggio dell’aria e attiva l’atomizzatore interno.

Come funzionano le e-cig e cosa contengono

Il funzionamento di una sigaretta elettronica può essere sintetizzato in maniera molto semplice: il dispositivo vaporizza la soluzione presente nella cartuccia così da produrre un aerosol biancastro. Da qui il termine ‘svapo’ - che ricalca l’inglese vape - utilizzato per definire l’utilizzo di prodotti di questo tipo. 

Le cartucce possono essere di due tipi:

-        nei dispositivi ‘a sistema aperto’ sono ricaricabili dall’esterno;

-        nei prodotti ‘a sistema chiuso’, invece, sono usa e getta: una volta esaurito il liquido, la cartuccia va rimossa per intero - resistenza inclusa - e sostituita con una precaricata. 

Il liquido delle sigarette elettroniche è composto principalmente da acqua e altre sostanze, tra le quali glicerina vegetale, glicerolo e glicole propilenico. In aggiunta, sono spesso presenti all’interno della formulazione anche aromi alimentari. Per quanto riguarda la nicotina, invece, la quantità massima consentita è di 20 mg/ml; in commercio esistono inoltre formulazioni che ne contengono meno o ne sono del tutto prive. A differenza del fumo tradizionale, quindi, nelle sigarette elettroniche non è presente il tabacco, in alcuna forma.

Le caratteristiche dei riscaldatori di tabacco

I dispositivi scalda tabacco funzionano in maniera diversa dalle sigarette elettroniche; sono anch’essi dispositivi elettronici (alimentati da una batteria agli ioni di litio) ma, al posto della cartuccia con il liquido, è presente uno slot cavo. Questi funge da camera di riscaldamento per una miscela di tabacco confezionata sotto forma di stick monouso; una volta messo in funzione, il dispositivo sviluppa una certa quantità di calore, in maniera tale da scaldare la miscela e produrre un vapore di tabacco contenente nicotina ma privo di residui solidi. 

Grazie ad appositi sensori e software di controllo, i riscaldatori rispettano profili di temperatura predefiniti, così da evitare che la miscela possa bruciare: nei riscaldatori, infatti, il tabacco non brucia, a differenza di quanto accade nelle sigarette e in altri tradizionali prodotti per fumatori adulti. Vediamo ora come viene implementato il processo di riscaldamento; allo scopo, sono utilizzate principalmente due tecnologie diverse:

-        Induction Heating Technology; si basa sul principio dell’induzione. In parole povere, gli scalda tabacco dotati di un sistema di riscaldamento di questo tipo come, ad esempio, quelli a marchio glo™ presentano una bobina avvolta attorno allo slot in cui si inseriscono gli stick. La corrente elettrica, attraversando il filamento, genera un lieve campo elettromagnetico, dal quale si sprigiona il calore che scalda la miscela di tabacco dall’esterno verso l’interno;

-        riscaldamento resistivo; all’interno del dispositivo è presente un resistore, ovvero una componente fatta di un materiale in grado di condurre la corrente elettrica. Quest’ultima, quando attraversa il resistore, produce un effetto simile ad una frizione; di conseguenza, la componente si surriscalda, trasferendo il calore alla miscela di tabacco.

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Questi prodotti non sono privi di rischi e contengono nicotina, una sostanza che crea dipendenza.