Un'università decisamente speciale, aperta a persone che abbiano superato la trentina. L'iscrizione, tra l'altro, non prevede la presentazione di un diploma di scuola media superiore o altri documenti di ammissione.
A Imperia è pronta a decollare l'Unitre, nome che richiama l'unione di tre fasce d'età: gioventù, maturità e vecchiaia. L'idea di questo tipo speciale di scuola è nata a Torino nel 1975 ma in Liguria il capoluogo rivierasco sarà il primo a dotarsi di questa nuova struttura. L'anno accademico verrà inaugurato il prossimo 24 gennaio. La sede principale sarà nei locali della Provincia, in via Nizza a Porto Maurizio, nel Palazzo di Igiene.
La "facoltà" imperiese raccoglierà le matricole di un vasto distretto, compreso tra Riva Ligure e Cervo passando per la Valle Impero e Arroscia. Presidente del comitato direttivo è Pietro Isnardi, vice presidente la professoressa Caterina Garibbo Siri, direttore del corsi Giovanni Frassi, segretario Francesco Di Mieri, tesoriere Franco Acquarone. I soci consiglieri sono Matilde Amoretti, Carlo Clemente, Francesco Ravera e Luciano Sasso.
Le lezioni saranno quindicinali e a ogni studente sarà rilasciato un attestato. Al termine dei quattro anni, chi avrà seguito almeno i 9/10 delle lezioni potrà scrivere e presentare una tesi e laurearsi in "Accademico d'Umanità". La quota annua di iscrizione è di 30 mila lire. I corsi di insegnamento sono dieci: medicina, storia e arte locale, educazione fisica, tecnica fotografica, tecnica pittorica, dizione e recitazione, lectura Dantis. diritto, modellismo, educazione alla musica, educazione al teatro. Le lezioni dureranno circa due ore: 45 minuti di insegnamento, breve intervallo di ricreazione, poi un'ora di dibattito. Il piano di studi è libero, chi vuole potrà seguire anche tutti i corsi in programma (la quota di iscrizione resta invariata). Le aule di Unitre saranno decentrate in tutta la città, seguendo la scansione delle diverse materie: coinvolti gli spazi della scuola media Serra di piazza Roma, quelli delle elementari di largo Ghiglia e l'aula magna dell'Itis di via Santa Lucia.