“Un cinquantacinquenne di Imperia è stato trattenuto per 6 giorni in carcere, nonostante io abbia prodotto regolarmente la richiesta delle misure alternative ai servizi sociali o alla detenzione domiciliare, nei termini previsti dalla Legge”.
Sono le parole dell’avvocato ponentino Ugo Fogliano che, insieme alla collega Fosca Gorga, ha seguito il caso di un uomo senza tetto, che era stato arrestato alcuni giorni fa per una condanna definitiva a 4 mesi di reclusione. L’uomo aveva dei precedenti e, quando gli è arrivato il provvedimento, il suo legale ha fatto l’istanza al Tribunale di Sorveglianza di Genova, per via telematica.
Ma, mentre era in attesa di essere chiamato per la camera di consiglio, riceve invece la telefonata del 55enne che veniva arrestato perché, secondo il provvedimento, la richiesta non era stata fatta. “Mi sono subito adoperato – Prosegue l’avvocato Fogliano – fin da giovedì scorso quando l’uomo è stato portato in carcere ma, i tempi burocratici non gli hanno evitato di restare fino ad oggi dietro le sbarre. Fortunatamente il Pubblico Ministero ha fatto notificare la revoca della custodia cautelare in carcere ed ora il mio cliente è stato fatto uscire. Si tratta però di un errore grave, dovuto principalmente ai problemi dettati dall’utilizzo delle richieste telematiche. Ora mi riserverò di chiedere i danni morali e materiali”.
“Certo – termina l’avvocato Fogliano – ci sono casi decisamente più gravi, ma far stare sei giorni in carcere un uomo, al quale potevano e dovevano essere concesse le misure alternative, è sicuramente un fatto da rimarcare”.