Buongiorno, ho letto l'articolo sulla situazione della pista ciclabile.
Sono onegliese, e mi permetto di esprimere il mio punto di vista riguardo certi turisti. È palese che tanti affollino la mia bella città durante sia l'estate, che nei fine settimana. Oneglia offre sé stessa, il suo mare cobalto, le sue tante spiagge libere ed il servizio di bus navetta elettrico per raggiungere tutto ciò. L'affollamento è tanto, anche perché È GRATIS. Non nego che ci sia un turismo educato e rispettoso che si avvalga delle strutture ricettive, dei ristoranti e dei lidi attrezzati. Ma molti affittano case, abbandonando a piene mani la loro spazzatura nei cestini gettacarta. Signori, noi residenti paghiamo per i rifiuti, li stocchiamo, dividiamo e li buttiamo nei giorni ed orari stabiliti.
Ed ora veniamo alla pista ciclabile. Voi che parlate di 'orrore allo stato puro' per delle erbacce, avete idea dello sconvolgimento del traffico cittadino che noi abbiamo sopportato, delle code, degli imbottigliamenti, dei giri tortuosi ed infiniti, per far sì che i Turisti potessero usufruirne, GRATIS, manco a dirlo? Il vostro ringraziamento è: 'scusate, ma che città è questa?'. Vi rispondo: è una città che offre tanto, tanta bellezza a profusione, dalla Banchina di Oneglia che è la più bella d'Italia, alle colline verdi che si specchiano nel nostro mare azzurro e cangiante, accarezzato dal vento che porta sollievo al caldo e che profuma di salmastro. E, da onegliese, vi dico: io amo la mia città, e ritengo offensivi i commenti di chi viene a criticare. Non siete obbligati a sceglierci come meta di vacanza. C'è il diritto alla scelta, come pure il diritto (mio) ad essere orgogliosa della bella Oneglia. Non si offendono le vecchie Signore.
Lucia".