Attualità - 25 febbraio 2023, 09:06

A Sanremo la raccolta firme per 'Riprendiamoci il Comune', "Puntiamo a 50mila adesioni in provincia di Imperia"

Il banchetto con gli attivisti si troverà presso i giardini del Sud-Est, in piazza Salvo d’Acquisto a Sanremo.

Oggi a Sanremo proseguirà la raccolta firme per la campagna nazionale 
Riprendiamoci il Comune (LINK)
. Il banchetto con gli attivisti si troverà presso i giardini del Sud-Est, in piazza Salvo d’Acquisto a Sanremo. L'obiettivo è di arrivare a 50mila adesioni nella provincia di Imperia, per arrivare alle due proposte di Legge d’Iniziativa Popolare per riformare la finanza locale e ripublicizzare Cassa Depositi e Prestiti.

"È notizia di questi giorni che il consigliere comunale Roberto Rizzo del Movimento 5 Stelle, ha depositato un ordine del giorno che se verrà approvato, farà di Sanremo uno dei primi Comuni a sostegno di una profonda riforma, insieme a molteplici soggetti della società civile. - sottolineano dal Comitato locale Riprendiamoci il Comune Ponente Ligure - Si tratta di un passaggio importante che può incoraggiare nuove iniziative e confermare che la campagna non rappresenta un attacco alle Amministrazioni comunali".

"Come comitato locale riteniamo che i temi e i contenuti delle due proposte siano di estremo interesse per gli enti locali e per le comunità, sia perché propongono un’inversione di rotta che restituisce ai Comuni il ruolo che loro compete nell’affrontare le importanti sfide di questo tempo e come trovare le risorse necessarie; sia perché vanno nella direzione del costruire una reale partecipazione delle cittadine e dei cittadini alle scelte che riguardano le comunità locali. - aggiungono - Oramai è un’urgenza! Un Comune italiano su cinque è in disavanzo. I dati diffusi a fine gennaio dall’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL, Fondazione Anci) ribadiscono che avere come unico parametro di riferimento le politiche di austerità depaupera Comuni e comunità territoriali di beni comuni, servizi pubblici".

"Gli Enti locali, pur concorrendo solo per l'1,5% al debito pubblico nazionale, sono stati resi strutturalmente impossibilitati a svolgere la loro funzione pubblica e sociale, tanto più oggi che devono affrontare sfide fondamentali come la conversione ecologica e l'emergenza sociale. - concludono dal Comitato - La raccolta delle firme continua".