Attualità - 01 ottobre 2022, 07:11

Reddito pro capite, la provincia di Imperia ultima in tutto il Nord Ovest: a causa della pandemia "perde" due posizioni e chiude la classifica

Nonostante l'arretramento del nostro territorio che si piazza al 64° posto in Italia con un valore medio pro-capite di 22.299 euro, la Liguria ha mantenuto il 7° posto nella graduatoria delle regioni

Solo 22 province su 107 hanno lasciato alle spalle la crisi, causata dalla pandemia da coronavirus, superando nel 2021 la ricchezza prodotta nel 2019. Il dato quanto emerge dall’analisi, realizzata dal Centro Studi Tagliacarne e da Unioncamere, sul valore aggiunto provinciale del 2021 e i confronti con il 2019.

“Per quanto riguarda le province del Nord Ovest – riporta il sito di informazione della Banca del Piemonte - leader per valore aggiunto pro capite si è confermata Aosta con 34.096 euro, che valgono l'ottava posizione nella graduatoria nazionale, dove Genova figura decima con 33.407 euro, avendo guadagnato una posizione rispetto al 2019; mentre ne ha guadagnate due Cuneo, diventata ventesima con 30.163 euro. Invece è indietreggiata di un posto la provincia di Torino, calata al 22° in Italia con 29.881 euro".

l balzo maggiore lo ha fatto La Spezia, salita di sei posti al 32° con 28.332 euro. La provincia ligure più a est ha così preceduto anche quella di Novara, al 33° posto con 28.230 euro, nonostante l'avanzamento di due posizioni rispetto al 2019.

“La provincia di Alessandria, avanzata di tre posti, è riportato, è salita al 41° nazionale con 26.822 euro; mentre Vercelli si è piazzata al 47° (+1 rispetto al 2019) con 25.646 euro, seguita subito a ruota da quella di Savona, al 48° (+2) con 25.626 euro. Al 50° si trova Biella (+1) con 25.424 euro, ancora davanti anche alla provincia di Asti, al 56° con 24.088 euro, avendone guadagnati tre. Nessun avanzamento, infine – si legge ancora sul sito della Banca del Piemonte - per le province di Verbania e Imperia, rispettivamente al 64° posto in Italia per valore aggiunto pro capite nel 2021 con 22.802 euro e con 22.299. Quella dell'estremo ponente ligure, pertanto, è rimasta il fanalino di coda del Nord Ovest, avendo ancora perso due posizioni rispetto al 2020”.

Nonostante l'arretramento della provincia di Imperia, la Liguria ha mantenuto il settimo posto nella graduatoria delle regioni, facendo meglio del Piemonte, decimo; ma non della Valle d'Aosta, che ha mantenuto il terzo gradino del podio italiano.

Nel confronto tra il 2021 e il 2019  in definitiva sono i territori caratterizzati da una modesta dimensione imprenditoriale per numero di addetti a essersi avvicinati di più al valore aggiunto pre-Covid (-0,6%), rispetto a quelli dove le imprese sono mediamente più grandi (-1,6%). Proprio questi ultimi, infatti, sono stati i più colpiti dalla crisi pandemica nel 2020 (-7,6% contro il -6,0% delle province con imprese mediamente più piccole). E il forte rimbalzo del 2021 delle province con una dimensione di impresa più grande (+6,5% rispetto al 2020 contro il 5,7% delle altre), non è riuscito ancora a compensare le gravi perdite subite.

Rispetto all'intero panorama nazionale è Enna a registrare incrementi maggiori di valore aggiunto prodotto tra il 2021 e il 2019 (+2,9%), seguita da Avellino (+2,7%), Benevento, Caserta e Ragusa (+2,2% per tutte e tre le province).

Ma sono Milano e Bolzano a confermarsi le province ai primi due posti per reddito prodotto per abitante, rispettivamente con 49.332 euro e 40.817, mentre Bologna (37.276 euro) scalza dal terzo posto Firenze, diventata quarta (37.237). Quinta è Roma (35.050), salita di una posizione. 

Redazione