Attualità - 11 settembre 2022, 13:08

Graffiti in provincia di Imperia: il racconto di Jori e Gioia, street artist che abbelliscono i muri della riviera dei fiori (Foto e video)

Se siete passati sull'Aurelia a San Lorenzo al Mare, o avete fatto un giro a Terzorio, oppure avete preso un treno alla stazione di Sanremo, allora avete visto un murales di Maurizio Taggiasco ed Elisabetta Colombo, in arte Jori e Gioia.

Se siete passati sull'Aurelia a San Lorenzo al Mare, o avete fatto un giro a Terzorio, oppure avete preso un treno alla stazione di Sanremo, allora avete visto un murales di Maurizio Taggiasco ed Elisabetta Colombo, in arte Jori e Gioia. Questa coppia di street artist imperiesi da alcuni anni porta avanti una missione: abbellire i muri della provincia di Imperia usando fantasia e bombolette spray. 

Che cosa vuol dire fare graffiti nella riviera dei fiori? Abbiamo chiesto a Jori e Gioia di raccontarci la loro esperienza, come hanno iniziato e come sono arrivati a fare questi lavori nei comuni. 

L’INTERVISTA INTEGRALE A JORI E GIOIA

E' emerso che c'è ancora molta diffidenza verso questa forma d’arte nata negli Stati Uniti negli anni ‘60. La principale difficoltà riscontrata è abbattere il pregiudizio di chi sentendo parlare di graffiti pensa subito ad atti di vandalismo e periferie degradate. 

In realtà per Jori e Gioia i loro murales servono ad abbellire la Liguria di ponente nascondendo il grigio cemento dietro colori pastello che richiamano alla riviera dei fiori. Una passione diventata lavoro per i due imperiesi grazie alla collaborazione con l'ingegnere Fausto Pella, un famoso professionista milanese impegnato nella valorizzazione del territorio. A lui si deve il grande murales della Valle del San Lorenzo disegnato da Maurizio ed Elisabetta. Un'opera lunga 335 metri di lunghezza, equivalenti a circa 1200 bombolette spray, per un disegno che mette in mostra i borghi, i loro punti di interesse e la vegetazione locale. Da lì è nato il loro sodalizio.

Quel murales diventato uno dei punti di maggiore interesse per chi viene nella riviera dei fiori, ha portato anche molti Comuni ad aprirsi sul tema graffiti. Così in pochi anni per Jori e Gioia sono arrivati tanti progetti su cui ragionare.

"Dipingere è una attività bella e dovunque ci capita cerchiamo di farlo. A Imperia è interessante portare questo genere d'arte non troppo diffuso. - racconta Gioia - All'età di 16 anni ho iniziato a giocare con le bombolette e solo negli ultimi anni ho capito che Gioia sarebbe stato il mio nome perchè disegnare è una delle cose più belle e gioiose che ci possano essere e quindi l'ho adottato. Il percorso come per la maggioranza dei writer è iniziato di notte in strada. Poi ho incontrato Jori e dal 2017 abbiamo iniziato a fare questi lavori con i comuni". 

"Da 5 anni ci occupiamo di intervenire sui muri brutti della nostra riviera facendo cose belle che piacciono a noi e fanno sognare un po' le persone. Scrivo Jori da oltre 20 anni, ho iniziato grazie ad un amico che mi ha fatto conoscere gli spray e tutto il mondo che li circonda. - ricorda Jori - Da quel momento ho capito che era la cosa che mi faceva stare meglio in assoluto. Ho coltivato la passione e ora è un lavoro. Il nome l'ho trovato perchè mi piacevano le lettere e il suono che facevano messe insieme, poi ne ho capito i significati e ho deciso di farlo mio".

Come dovrebbe fare chi vuole iniziare? "Il mio consiglio è di lasciare stare un po' i social per scopiazzare chi è più bravo ma di coltivare una propria identità che faccia fare cose uniche per arrivare ad uno stile personale" - risponde Jori.

Bisogna fare attenzione. Fare graffiti senza autorizzazione è punito dalla legge e non è uno scherzo anche quando si ha a che fare con altri che già lo fanno. Non sono così insoliti i casi di cronaca per violente liti o altro soprattutto nelle grandi città. "Siamo in una bolla sicura nella nostra provincia. Nelle metropoli il 'gioco', se così lo si può definire, dei graffiti e della street art può avere anche conseguenze serie. - ci spiega Jori - In strada, si parla di rispetto dei disegni e di chi li fa. Ci vuole attenzione perchè a volte può essere pericoloso. Non tutte le persone che disegnano sono brave persone e non tutti sono pazienti con i più giovani.

Servirebbe magari qualche spazio o muro in più per permettere di fare murales in sicurezza? “Purtroppo o per fortuna qui non abbiamo molte aree abbandonate e le poche che ci sono non sono agibili. A differenza di altre città dove con aree dismesse o abbandonate, i principianti possono avere muri infiniti dove fare pratica. Qui i posti sono due o tre e si riempiono in fretta- commentano entrambi. 

Da alcuni anni a questa parte anche in Italia sempre più comuni hanno iniziato a rivalutare spazi urbani grazie all’uso dei graffiti. Un tipo di arte che si sposa bene anche in caso di cantiere con coperture e recinzioni pitturate con disegni di street artist. Su Sanremo venne usato questo metodo durante i lavori di rifacimento del secondo tratto di via Matteotti. Lo stesso sistema potrebbe essere adottato anche su Taggia dove il Comune ha recentemente realizzato una parete lunghissima di pannelli in legno per coprire il cantiere che sarà nell’area ex Millenium. 

Si tratta di iniziative nate dalla collaborazione tra Comuni e artisti. Così come visto in provincia di Imperia, per gli enti questi murales offrono l’opportunità di rivalutare spazi e donare un bel ‘biglietto da visita’ per turisti e cittadini. Per questi ragazzi la possibilità di fare arte in modo sicuro e divertente, oltre a contribuire alla riqualificazione del territorio.