Diano Marina, limitazioni per l'acqua, scontro tra Parrella e Za. Il sindaco "Non sono ipocrita, i cittadini fanno già tanti sacrifici"

È tornato a riunirsi oggi il consiglio comunale di Diano Marina. In apertura il presidente del civico consesso Francesco Bregolin ha chiesto di osservare un minuto di silenzio in ricordo dell’ex consigliere comunale Jacopo Damonte, scomparso oggi.

In apertura Marcello Bellacicco ha letto una nota annunciando l’abbandono dell’aula da parte del suo gruppo, quindi insieme alla consigliera Daniela Borghi, per protesta contro la mancata ammissione di interrogazioni in sede di riunione dei capi gruppo. Abbandono dell’aula ‘temporanea’ anche dei consiglieri Francesco Parrella e Micaela Cavalleri, al momento dell’approvazione di una rettifica dello scorso consiglio che è stata approvata insieme all’assestamento di bilancio e salvaguardia degli equilibri per il 2022.

Ok dall'aula anche al documento unico di programmazione (DUP) per il triennio 2023-2025, presentato dall’assessore Luca Spandre. Accordata dal civico consesso, con l’astensione di Parrella e Cavalleri, anche la modifica del regolamento di polizia mortuaria e dei servizi cimiteriali. La pratica, presentata dal vicesindaco Bruno Manitta, prevede la possibilità di far riposare le ceneri e i resti, nei cimiteri comunali, anche di persone non residenti a Diano Marina: unico requisito è che abbiano parenti, entro il terzo grado, residenti in città.

Il sindaco Cristiano Za Garibaldi ha invece presentato la pratica relativa alle stime e all’autorizzazione a procedere per la vendita di alcuni beni immobili di proprietà comunale. Si tratta di 2 immobili e tre terreni a Diano Gorleri, in strada Savoia. Il valore degli introiti è di circa 7 mila euro. Proposta questa votata all’unanimità dall’aula.

Il gruppo consiliare “Diano Domani” costituto da Francesco Parrella e Micaela Cavalleri ha proposto poi una mozione che riguarda l’adozione di una deliberazione che impegni il sindaco a chiedere la denominazione della stazione ferroviaria, che si chiama “Diano” e del casello autostradale “San Bartolomeo al Mare” come “Golfo Dianese”.

“Mi fa piacere che abbiate colto importanza della convenzione per la costituzione dell’associazione dei 7 comuni del Golfo, ha evidenziato il sindaco Za Garibaldi, ma la stessa non è ancora attiva nella sua completezza poiché non tutti i comuni l’hanno approvata. La vostra proposta ha una filosofia costruttiva, ha concluso il sindaco, ma adesso troverei problemi a farla approvare dalla conferenza sindaci nella sua totalità”. In buona sostanza per il sindaco questa proposta necessita “di una promozione di questo tipo, attraverso un brand, si occupi qualche professionista, magari rivalutando il brand Riviera dei Fiori, attraverso uno studio e una progettazione fatta da persone competenti“. La mozione è stata quindi respinta dalla maggioranza che ha optato per l’astensione.

In chiusura della seduta è stata data la parola al consigliere Parrella per la question time. In particolare Parrella ha ‘bacchettato’ il sindaco in merito alla mancata emanazione di un’ordinanza relativa alle limitazioni del consumo idrico in questo periodo di forte emergenza dovuto alla siccità e soprattutto alle continue rotture delle tubazioni dell’acquedotto.

“È una richiesta più che lecita, ha risposto Za, ma ad oggi cittadini, turisti, commercianti e albergatori purtroppo si trovano già a razionare l’acqua a causa delle molteplici rottura del Roya e inoltre, sono presenti già le disposizioni da parte di Rivieracqua che abbassa in determinati momenti della giornata la pressione nei tubi proprio per evitare il dispendio di risorse. Per tale motivo non vado a chiedere altri sacrifici ai cittadini che già ne hanno fatti fin troppi in questi anni. Infine, ha chiosato il primo cittadino, rischiamo di fare ordinanze che è poi difficile controllare”.

Za Garibaldi ha poi voluto precisare che “non è il sindaco o il comune a garantire qualcosa, ma è Rivieracqua, gestore del servizio idrico integrato, che deve garantire il servizio. Servizio che in questo momento risulta davvero complicato garantire vista l’emergenza siccità che affligge tutta Italia”.

Questa risposta non è risultata gradita al consigliere Parrella. “Questo è un buonissimo gratuito, ha replicato il capo gruppo di Diano Domani, e poi non si tratta di chiedere sacrifici. Si tratta di ordinanze che tutelano l’uso dell’acqua in situazione di criticità e grave siccità e poi va a monitorare usi scorretti da parte dei privati come il lavaggio delle auto. Non comprendo il suo atteggiamento sindaco, ha chiosato Parrella. Tante volte ha una particolare spregiudicatezza altre volte invece, timidezza; il suo timore è imbarazzante. Mi chiedo quindi perché dobbiamo consentire lo spreco? Era auspicabile che l’ente si muovesse in questo senso come hanno fatto altri molti comuni”.

Non è tardata ad arrivare la controreplica del primo cittadino della città degli aranci. “Menomale che ragiono con la mia testa e non seguo l’onda, ha sottolineato Za Garibaldi, se ciò si traduce in populismo e ipocrisia. Se queste ordinanze non li fanno i comuni grandi e davanti a noi nella catena idrica come Imperia, Sanremo e Taggia che senso ha chiuderla a Diano Marina? Io sono pronto a fare sacrifici ma devono essere fatti da tutti e anche da chi viene prima di noi”.