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Attualità | 15 giugno 2022, 07:21

In Rsa a Borgomaro con una pecora, Rita Annovi (Pet Team Imperia): "La Abbatista non aveva titolo di entrare"

Secca la risposta della volontaria presidente di Equus Lab di Castelbianco: “Vado dove sono utile e continuerò a farlo”

In Rsa a Borgomaro con una pecora, Rita Annovi (Pet Team Imperia): "La Abbatista non aveva titolo di entrare"

“Siamo volontari liberi, non facciamo Pet Therapy classica, non seguiamo schemi e non abbiamo ‘capi’ a cui rispondere. Andiamo dove siamo utili e lo faremo fin quando ci sentiremo, fin quando avremo qualcosa da dare e da dire. Non lo facciamo per soldi, né per fama di successo. Noi siamo a disposizione di chi desidera beneficiare della nostra presenza. La nostra vittoria è far tornare la luce negli occhi di chi soffre con una pecora o un cavallino”.

È questa la reazione di Malvina Abbattista, la giovane presidente di Equus Lab di Castelbianco che nei mesi scorsi si è battuta per poter coinvolgere i suoi animali all’interno delle strutture sanitarie per portare un momento di conforto e leggerezza ai malati e agli anziani, alle critiche mosse da qualcuno in merito alla sua attività di volontariato.

Domenica 5 giugno scorso il servizio nell’ambito del programma televisivo “Dalla parte degli animali” su Rete 4 che riprendeva il suo ingresso con una pecora in una Rsa di Borgomaro. Di conseguenza il nostro articolo con intervista a Malvina. Ma la notizia, gradita e applaudita dai più, ha scatenato la perplessità di Rita Annovi, Presidente dell’associazione ‘Pet Team’ di Imperia: “Ho visto notizia dell’attività di Pet Therapy che sarebbe iniziata presso la casa di riposo RSA di Diano Castello, ad opera della signora Malvina Abbattista. Nella foto, la signora si mostra presso un letto in compagnia di una pecora. Questa attività di Pet therapy è presentata come ‘la prima volta in Italia che la Pet Therapy entra in una struttura sanitaria”.

“A tale proposito – prosegue Rita Annovi - preciso che la ‘Pet Terapy’ oggi è chiamata IAA ‘Interventi Assistiti con gli Animali’. In Italia è praticata dai primi anni del 1960, ed è stata normata, a livello nazionale dalla deliberazione della Conferenza Stato Regioni n° 60 del 25 marzo 2015, recepita dalla Regione Liguria DGR 842 del 2015. Il Ministero della Salute ha individuato come centro di coordinamento il Centro di Referenza Nazionale per gli IAA, situato presso L’Istituto Zooprofilattico delle Venezie. Sia il CRN IAA sia la Regione Liguria hanno deliberato specifici protocolli igienico sanitari per l’accesso degli animali nelle strutture sanitarie. L’Attività di IAA presso le strutture sanitarie della Provincia di Imperia ha avuto il primo esordio nel 2005, cioè 17 anni fa, presso la RSA di Costarainera, la Casa di Riposo , fondazione Orengo Demora di Borgomaro e il Centro di Riabilitazione Motoria dell’Ospedale di Imperia. Da quell’anno gli IAA si soni svolti, anche in varie altre strutture sanitarie e sociosanitarie, ininterrottamente, fino a gennaio 2020, quando sono stati sospesi causa COVID.

“L’associazione ‘Pet Team’ – prosegue - ha svolto queste attività, dal 2007 a oggi, sia come TAA (Terapia Assistita con gli Animali) sia come EAA (educazione Assistita con gli Animali) sia, infine, come AAA (Attività Assistita con gli Animali), presso le seguenti Strutture Sanitarie: RSA Costarainera, Casa di Riposo Fondaz.Orengo Demora Pontedassio, Casa di Riposo Imperia, Casa di Riposo ‘Betlemme’ Imperia, Casa di Riposo ‘Sant’Anna’ di Imperia, Casa di Riposo ‘Franchiolo’ di Sanremo oltre che nella Casa di riposo di Ventimiglia e, infine, in varie comunità e centri diurni riabilitativi per ragazzi disabili, pazienti psichiatrici , tossicodipendenti e ragazzi con disagio sociale”.

“Per poter svolgere questa attività – evidenzia Rita Annovi - occorre seguire un percorso formativo, secondo le linee guida nazionali, a livello di master universitario di 1°livello oppure di corso certificato presso centri di formazione professionale autorizzati. I professionisti certificati sono registrati presso il Centro di Referenza Nazionale IAA e, i nominativi sono consultabili nel portale DigitalPet. Chi sta svolgendo questa ‘pet therapy’ non risulta abbia le certificazioni né i titoli formativi, né, pare, stia seguendo i protocolli autorizzativi previsti. Nella fattispecie si presenta in foto con una pecora, presso quello che dovrebbe essere un letto di degenza. Le specie animali autorizzate per questi interventi sono: cane, cavallo, asino, gatto e coniglio, non gli altri animali. Questi animali devono avere una certificazione di idoneità sanitaria e psico comportamentale rilasciata da un veterinario esperto in IAA. Lo stesso veterinario deve certificare l’idoneità del setting nel quale si svolgono le sedute ai fini della salvaguardia del benessere animale. La presenza della pecora vicino al letto, testimonierebbe, già da sola, che questi requisiti sono assenti”.

“Non è sufficiente avere un animale per improvvisarsi operatore di ‘pet therapy’ – termina Rita Annovi - perché, oltre che gettare discredito sull’attività stessa, e creare un danno all’immagine di chi si è preparato, impiegando tempo, impegno e denaro per svolgere adeguatamente questa attività, con l’improvvisazione si possono provocare danni sia all’utente sia all’animale”.

Maria Gramaglia

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