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Attualità | 15 marzo 2022, 12:54

Disagio autotrasporti, Confagricoltura Liguria: “Unito alle croniche problematiche sulle autostrade liguri, crea problemi enormi ad agroalimentare, non solo ligure ma italiano

De Michelis: ""Viviamo un disagio enorme che ci vedrà fare sacrifici incredibili almeno ancora per due anni"

Luca De Michelis

Luca De Michelis

“Le agitazioni previste in questi giorni per quanto riguarda il settore trasporto su gomma, oltre ai disagi più generali connessi alla movimentazione delle merci, determineranno difficoltà ancora più incisive in ordine allo spostamento e alla consegna dei prodotti agricoli deperibili alla distribuzione, alla consegna dei mangimi agli allevamenti e all’attività quotidiana di raccolta del latte”.

Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, scrive al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in merito alla situazione che si prospetta dall’inizio della  settimana con il fermo trasporti e la manifestazione del settore, annunciata per il 19 marzo.

Il presidente di Confagricoltura chiede al ministro Lamorgese particolare attenzione al tema, con l’auspicio che il Viminale possa assicurare il regolare svolgimento delle attività, evitando un peggioramento della situazione.

Nei giorni scorsi Confagricoltura, insieme ad altre nove organizzazioni, aveva già sottoscritto un appello al Governo per manifestare la preoccupazione della filiera zootecnica in seguito all’annuncio delle agitazioni degli autotrasportatori.

"A livello ligure - precisa il presidente Luca De Michelis - ai disagi possibili, legati agli insostenibili costi per il gasolio per il trasporto su gomma, si aggiungono le croniche, e purtroppo lunghissime nella loro gestione, situazioni legate ai cantieri che interessano l'intera rete autostradale ligure".

"Viviamo un disagio enorme - prosegue De Michelis -, che ci vedrà fare sacrifici incredibili almeno ancora per due anni, a causa dell'infinita rete di cantieri presenti e 'figli' di anni di abbandono letterale della manutenzione ordinaria e straordinaria. Se a questo si dovessero aggiungere blocchi dell'autotrasporto, unitamente alle conseguenze delle più che giuste sanzioni legate al conflitto in atto, che penalizzano sia alcuni settori del nostro export, sia, soprattutto, l'import di concimi e torbe, saremmo di fronte ad un danno incalcolabile ed insostenibile dopo due anni di pandemia".

"E non si tratta - conclude De Michelis - solo di problematiche per l'agroalimentare ligure, ma anche per il 'made in Italy', ricordando che dal porto di Genova parte l'80 % dell'agroalimentare italiano esportato via nave e che, in Liguria, transita buona parte della merce destinata al sud - ovest del Continente, veicolata su gomma!".

C.S.

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