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Attualità | 20 dicembre 2021, 11:08

Tamponi oltre al Green Pass per cinema e teatri? Anche dall'Agis ligure la lettera al Premier Draghi

Nella missiva le associazioni Agis, Anec e Anfols, chiedono al Primo Ministro un autorevole intervento per evitare un danno “Che sarebbe incalcolabile e, probabilmente, non più recuperabile per questo settore".

Tamponi oltre al Green Pass per cinema e teatri? Anche dall'Agis ligure la lettera al Premier Draghi

Anche l’Agis Liguria, presieduta dall’imprenditore del settore spettacolo Walter Vacchino, ha firmato la lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Ministro della Cultura Dario Franceschini, in relazione alle notizie su un possibile obbligo di tampone per gli spettatori di cinema e teatri, che hanno creato una forte preoccupazione nel settore.

“Giova ricordare – è scritto nella lettera - che chi partecipa ad attività culturali deve essere dotato di super green pass, misura da noi convintamente sostenuta, e utilizzare per tutto il tempo i dispositivi di protezione individuale. Il distanziamento nei luoghi di spettacolo è garantito da sedute inamovibili e da una gestione del pubblico fortemente controllata, come previsto dalle Linee Guida della Conferenza delle Regioni. Aggiungere a ciò l’obbligo di un tampone, comporterebbe un fortissimo disincentivo alla partecipazione ed indebolirebbe lo strumento molto efficace del super green pass. Tutto ciò creerà ancor minore sostenibilità economica, creando alle imprese un danno di centinaia di milioni di euro, visto il particolare periodo festivo, ed ulteriori difficoltà a decine di migliaia di lavoratori già profondamente colpiti dalle ricadute pandemiche. La sicurezza di cinema e teatri è, per tutte le ragioni esposte, fuori discussione e, tra l’altro, rappresentata con convinzione da campagne istituzionali, da noi promosse insieme al Ministero della Cultura”.

Nella missiva le associazioni Agis, Anec e Anfols, chiedono al Primo Ministro un autorevole intervento per evitare un danno: “Che sarebbe incalcolabile e, probabilmente, non più recuperabile per questo settore. Siamo certi – terminano le associazioni - che, pur nel rispetto delle esigenze di salute pubblica, converrà con noi sul fatto che le misure in atto sono già a garanzia di assoluta sicurezza. La pandemia, come da Lei definito nel nostro incontro in fase di costituzione del Governo da Lei presieduto, ha rappresentato, tra l’altro, anche un ‘devastante disastro culturale’. Le chiediamo di evitarne ulteriori conseguenze che potrebbero derivare da misure eccessivamente restrittive”.

Redazione

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