Attualità - 24 novembre 2021, 14:39

Il maltempo di domani porterà circa 60 cm di neve sul basso Piemonte: tutti pronti per l'apertura degli impianti

Il via con Artesina già sabato prossimo mentre Prato Nevoso aprirà il 7 dicembre. A Limone, per ora, si pensa al giorno dell'Immacolata ma non è escluso l'anticipo al 4 dicembre

La pista dei 'Gemelli' a Limone Piemonte

Il maltempo di domani porterà una abbondante nevicata nel basso Piemonte. Nella nottata e mattinata di domani sono infatti attesi fenomeni, con la quota neve attorno ai 700 metri sul cuneese. Si prevedono, a quote superiori ai 1000 metri, fino a 60 centimetri di accumulo.

Una notizia splendida per gli appassionati e gli operatori turistici, in vista dell'apertura della stagione sciistica, ormai davvero prossima. Giorno prima, giorno dopo, ormai tutti sono pronti a ripartire. Lo farà, battendo tutti sul tempo, Artesina. Già sabato prossimo apriranno gli impianti della Turra e la seggiovia Castellino. Gli impianti della Turra resteranno aperti tutti i giorni fino al 3 dicembre, data in cui in base alle previste precipitazioni e all'abbassamento delle temperature anche a quote più basse, il dominio sciabile di Artesina potrebbe essere esteso.

Prato Nevoso riaprirà il 7 dicembre, con l'Open season night. Si scierà 24 ore non stop all night. Martedì 7 dicembre, a partire dalle 18, prenderà il via l'evento ad offerta libera, il cui ricavato sarà devoluto all’Ospedale Pediatrico Istituto Giannina Gaslini di Genova. Il giorno dopo, mercoledì 8 dicembre, si potrà sciare utilizzando uno skipass diurno acquistabile online. I più competitivi potranno partecipare alla Ski Marathon.

A Limone Piemonte, sulle piste della Riserva Bianca, l'apertura è prevista per l'Immacolata. Ma le nevicate attese per la notte consentiranno, probabilmente, di anticipare al 4 dicembre.

Nessuno si sbilancia, si guarda con fiducia al meteo, che pare assolutamente propizio alla riapertura degli impianti, chiusi da marzo 2020, e ad una stagione che si preannuncia già da tutto esaurito. Resta l'incognita dei contagi e del possibile cambio di colore, che al momento, però, per il Piemonte non si profila, a differenza che in altre regioni del Nord.