Attualità - 24 novembre 2021, 15:10

Covid, il governo prepara la stretta sui non vaccinati: al vaglio il Super Green Pass anche in zona bianca

Nel pomeriggio il Consiglio dei Ministri deciderà sul nuovo decreto. Tamponi solo per lavorare, non più per svago e ristoranti. Misure in vigore forse già dal 29 novembre

Arriverà nel corso del pomeriggio la conferma, quand'è prevista una conferenza stampa del premier Mario Draghi successiva al Consiglio dei Ministri con all'ordine del giorno un nuovo decreto, ma oramai, dopo l'ultimo appuntamento di stamani con la cabina di regia tenutasi a Palazzo Chigi, la strada sembra tracciati: le nuove restrizioni per contenere l'aumento dei contagi di questa quarta ondata riguarderanno principalmente i non vaccinati contro il Covid.

Mentre l'ondata di nuovi casi giornalieri nel resto dell'Europa si fa sempre più pesante (in Germania registrati oltre 66 mila nuovi positivi e 335 morti nelle ultime 24 ore), il Governo sembra aver fatto proprie le richieste pervenute dalla maggioranza dei presidenti di Regione che nei giorni scorsi avevano posto alcuni paletti: la garanzia che a pagare nuove chiusure o divieti non fossero i vaccinati con l'istituzione di un "Super Green Pass" e che ci fossero maggiori controlli ai confini.

E questa pare essere la strada che verrà percorsa, probabilmente a partire già dal prossimo lunedì o al massimo dal 6 dicembre, con l'obbiettivo di evitare nuovi lockdown generalizzati nel periodo natalizio.

Per ottenere la nuova certificazione non sarà sufficiente il tampone, che invece dovrebbe essere sempre valido per potersi recare sul posto di lavoro. Non più, invece, per accedere a locali pubblici, palestre, stadi, cinema e teatri ma anche negli alberghi e su tutti i treni (ma non su bus, tram e metro), che resteranno aperti solamente a chi ha già ricevuto il vaccino. Questo permetterà, secondo la cabina di regia, di tenere aperte le attività per questi ultimi anche in zona arancione e rossa.

Altre indiscrezioni che filtrano sulle proposte della cabina di regia: sarebbero l'accorciamento della durata del pass a 9 mesi anziché 12, l'obbligo di mascherina anche all'aperto in zona gialla e l'obbligatorietà vaccinale estesa non più ai soli sanitari ma anche per militari, forze dell'ordine e docenti.

Per quanto riguarda la somministrazione della terza dose la principale novità dovrebbe riguardare un nuovo intervallo per riceverla che scenderebbe a 5 mesi.

"Per primi, nei giorni scorsi, avevamo chiesto al Governo di intervenire e diversificare il Green pass tra vaccinati e non vaccinati, così come avevamo auspicato l’introduzione dell'obbligo della terza dose per alcune categorie - ha commentato il presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria, Giovanni Toti. Stiamo ascoltando le decisioni prese dall’Esecutivo e sono soddisfatto che ancora una volta le Regioni, che vivono da due anni in prima linea la lotta al Covid, siano state ascoltate. Speriamo che tutto questo basti a garantire un Natale sereno per le nostre famiglie e la nostra economia. Dopo tanti sacrifici per ripartire non possiamo permetterci ulteriori stop e incertezze".

Redazione