/ Politica

Politica | 10 novembre 2021, 07:31

Proroga delle concessioni demaniali fino al 2023: interviene il Sib "Sentenza sconvolgente e sconcertante"

"E’ persino imbarazzante non tanto perché è una sorta di 'messa in mora' del Legislatore chiamato disciplinare le gare con modalità da essa stessa stabilite quanto per la sua lampante contraddittorietà".

Proroga delle concessioni demaniali fino al 2023: interviene il Sib "Sentenza sconvolgente e sconcertante"

"Questa sentenza appare sconcertante prima ancora che sconvolgente perché si discosta da consolidati orientamenti giurisprudenziali, anche costituzionali, a tutela della proprietà aziendale, del lavoro e della certezza del diritto. E’ persino imbarazzante non tanto perché è una sorta di 'messa in mora' del Legislatore chiamato disciplinare le gare con modalità da essa stessa stabilite quanto per la sua lampante contraddittorietà".

Parole di delusione e rabbia quelle del presidente del Sindacato Italiano Balneari Antonio Capacchione che ha commentato la decisione del Consiglio di Stato di prorogare solo fino al 31 dicembre 2023 le concessioni balneari e che prosegue: "Ci riserviamo di leggere con la dovuta attenzione e deferenza le motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni demaniali marittime oggi depositata all’esito del quale decideremo le iniziative da intraprendere per la tutela di decine di migliaia di famiglie di onesti lavoratori oggi gettate nell’angoscia più totale per la prospettiva di perdere il lavoro e i loro averi".

"Il Consiglio di Stato - prosegue Capacchione - afferma la contrarietà al diritto europeo delle proroghe disposte dal legislatore e dalla Pubblica amministrazione in quanto “automatiche e generalizzate” e nel contempo stabilisce una proroga altrettanto automatica e generalizzata però solo di due anni!. In definitiva rivendica a sè ciò che, invece, non consente agli altri Poteri dello Stato".

"Per cui alle proroghe del Legislatore e dei Comuni - conclude il presidente Sib - adesso abbiamo anche quella dei giudici. Come abbiamo sempre chiesto: spetta al Legislatore e non ai giudici trovare il giusto bilanciamento fra la tutela della concorrenza e quella dei diritti fondamentali dei concessionari che con questa sentenza sembrano essere stati calpestati. E’ tempo che ciò avvenga".

(Sotto le altre notizie sulla sentenza)

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium