Attualità - 26 ottobre 2021, 07:11

Coronavirus, aumentano i ricoverati, il primario Cenderello: "Il 90% dei pazienti è 'no vax'. Vaccinatevi tutti quanto prima"

Rispetto all'anno scorso, dati alla mano, la situazione è "nettamente migliorata, evidenzia il primario di Malattie infettive del Borea di Sanremo, perché il vaccino funziona nel prevenire la malattia e la trasmissione del virus"

“Nel fine settimana si è registrata una recrudescenza dei ricoveri. Nonostante le due dimissioni sono 15 i pazienti in ospedale. E tra i ricoverati il 90% non è vaccinato e tutti presentano un polmonite da covid. Chi invece ha contratto il virus pur avendo il vaccino non ha comunque grandi sintomi e infatti stanno meglio rispetto a chi non si è sottoposto alla campagna vaccinale”. Così al nostro giornale Giovanni Cenderello, primario del reparto di Malattie infettive dell'ospedale 'Borea' a Sanremo.

Dalle parole del primario, che dall’inizio dell’emergenza sanitaria è stato sempre in prima linea, emerge uno spaccato inquietante. Dati alla mano, quasi tutti i ricoverati in ospedale non hanno voluto vaccinarsi. “Questi i numeri mi impongono di fare un appello, chiosa Cenderello. Vaccinatevi tutti quanto prima. Soprattutto gli anziani, le persone fragili, e chi presenta fattori di rischio da non sottovalutare. È necessario proteggersi con il vaccino”.

Qualcuno ha poi ha deciso di vaccinarsi dopo essere stato ricoverato in ospedale a causa del covid? Alcuni cambiano idea, ci dice Cenderello, ma altri no, nonostante la malattia”.

Sempre in tema di dati,  il confronto tra i casi registrati (alla data di ieri ndr) e quelli di un anno fa esatto è disarmante e deve necessariamente far riflettere. I casi positivi nella nostra provincia erano 781 contro i 288 di ieri mentre in ospedale i ricoverati erano 47 contro i 14 attuali.

“La situazione è nettamente migliorata, evidenzia il primario di Malattie infettive, perché il vaccino funziona nel prevenire la malattia e la trasmissione del virus. Ciò comporta di conseguenza anche di non subire il lockdown”. Ed infatti il 26 ottobre dell’anno scorso ricominciava per tutti i bar e i la lunga odissea tra chiusure parziali, coprifuoco e chiusure totali che sarebbero poi culminate con lo stop totale di fine anno.

“Noi ci siamo sempre, conclude il primario Cenderello, tutti i giorni siamo presenti -compreso il weekend- per fornire a tutti le cure necessarie. Abbiamo un’ottima risorsa ossia gli anticorpi monoclonali per le persone che contraggono l’infezione, anche se vaccinate, immunodepressi o non vaccinati che presentano pochi sintomi. Questa è una terapia innovativa che davvero sta cambiando la capacità di sopravvivenza dei malati”.

Angela Panzera