- 06 ottobre 2021, 07:14

A Meosu si passa ancora in mezzo al torrente, i cittadini "Ci sentiamo abbandonati" il sindaco di Taggia "Falso, guadi illegali" (VIDEO)

Siamo andati a sentire la voce del comitato degli abitanti nato dopo il crollo del ponte. Vincenzo Curinga, uno dei rappresentanti del gruppo è rimasto l'ultimo abitante di Meosu.

Il nostro speciale 'A un anno dalla tempesta Alex' passa anche da Meosu, la località rimasta isolata dopo il crollo dell'unico ponte d'accesso tra Taggia e Badalucco. A distanza di un anno, gli abitanti si sono 'arrangiati': hanno realizzato passerelle, guadato il torrente, costruito una teleferica e attraversato i boschi. 

VIDEO SERVIZIO DAL TORRENTE ARGENTINA

Dalla notte tra il 2 e il 3 ottobre, sei auto, sono rimaste confinate dall'altra parte della strada. Sono il simbolo dell'isolamento di Meosu. Il problema interessa da vicino diverse famiglie residenti, persone che hanno delle campagne e imprese agricole e alcune seconde case. 

Siamo andati a sentire la voce del comitato degli abitanti nato dopo il crollo del ponte.

Vincenzo Curinga, uno dei rappresentanti del gruppo è rimasto l'ultimo abitante di Meosu. La sua vita dalla notte dell'alluvione è cambiata: per andare al lavoro, si alza alle 5, indossa una luce frontale in testa e attraversa il bosco o il torrente, se non è troppo alto. Ci ha spiegato come si sentono oggi le persone di Meosu 

"Ricordo il disastro e quella mattina che sono arrivato dall'auto per andare a lavorare e non c'era più il ponte. Il problema grande è che siamo stati abbandonati da tutti e da tutto, promesse su promesse, parole e basta. Noi è un anno che passiamo in acqua quando riusciamo o passiamo nei boschi. La vita quotidiana è diventata un inferno per noi. Il problema è che non è stato fatto niente" - denuncia Curinga - Negli altri comuni dove hanno avuto i danni qualche soldo è arrivato da noi non è arrivato niente. Gli abbiamo chiesto aiuto per la teleferica e non ci hanno mai risposto, l'abbiamo fatta a nostre spese. Abbiamo chiesto aiuto nelle piccole cose, almeno farci vedere che erano presenti, noi avremmo aspettato".

"Se uno vuole andare via di qua danno un contributo. Io non voglio lasciare casa mia. - afferma Curinga - C'è chi ha preferito spostarsi. Non è facile. Siamo stufi e stanchi. E' una vergogna lasciare la gente così. Non chiediamo un'autostrada basterebbe anche solo un piccolo ponte tibetano che ci permetta di passare dall'altra parte, avrebbero potuto farlo in un anno".

Difficoltà quotidiane oggettive per chi vive o lavora su Meosu. Abbiamo chiesto al sindaco di Taggia, Mario Conio di rispondere a queste persone. Ecco che cosa ci ha detto il primo cittadino: "Comprendo il loro stato d'animo. Insieme a noi si sono trovati a dover affrontare una situazione forse più grande di loro e più grande delle istituzioni. Il ponte non è crollato per caso ma perchè costruito in maniera incongrua, in pieno alveo del torrente e oggi non può essere ricostruito perché la norma non lo prevede e non aveva caratteristiche di sicurezza"

"Andarlo a ricostruire con la norma attuale prevederebbe un intervento ciclopico con un costo stimato tra i 2.5 milioni e i 3 milioni di euro. - spiega Conio - Un costo per la pubblica amministrazione, eccessivo, per andare a risolvere un problema importante ma che oggi interessa un numero limitatissimo di persone e dei fondi agricoli. Ci siamo subito attivati ma mentre in altre situazioni siamo potuti intervenire nell'immediatezza, Meosu ha delle problematiche più complesse". 

"Abbiamo fatto un progetto per una strada alternativa, con un costo di circa 700mila euro di soldi pubblici. - ricorda il sindaco - La somma urgenza che il comune di Badalucco (In quanto la viabilità parte dal comune di Taggia ma arriva nel comune di Badalucco ndr) ha attivato, gli è stata riconosciuta per circa 380mila euro. Oggi stiamo lavorando per avere un primo stralcio funzionale che permetta di raggiungere comunque le zone. Noi ci siamo impegnati a trovare ulteriori risorse".  

"Bisogna comprendere che il sindaco e le amministrazioni si muovono in un quadro normativo. C'è un contributo per le famiglie perchè la zona non è raggiungibile in modo che possano vivere in un altro luogo. Le ipotesi peregrine, di guadi del torrente o altro non sono soltanto inopportune ma sono illegittime e illegali".

"Le soluzioni alternative ci sono ma sono complesse. In giunta abbiamo passato il progetto di una passerella pedonale alternativa alla strada, con importo lavori per circa 400mila euro perché sconta le difficoltà legate ai piani di bacino. Per raggiungere questi fondi c'è bisogno di un intervento economico importante e sostanziale. Taggia non si tira indietro ma ci muoviamo all'interno di quello che la norma prevede. Le famiglie non si sentano abbandonate ma stiano vicino a noi" - conclude il sindaco di Taggia Mario Conio.