Eventi - 03 agosto 2021, 07:00

Dolceacqua (IM): tutto l’amore per il territorio in una bottiglia

Altavia una cantina moderna impegnata a conciliare il rispetto della tradizione con la sfida della sostenibilità

Proseguiamo il nostro viaggio con la Cna di Imperia per raccontare il territorio, la gastronomia, ma anche la storia, l'ambiente e il turismo. Un’occasione straordinaria per scoprire i migliori prodotti di artigiani, che con passione ed entusiasmo mantengono vive tradizioni secolari.

Oggi andiamo in un affascinante e famoso borgo medievale della valle Nervia, Dolceacqua. In una zona, che dista pochi chilometri dal mare e dove si coltivano olivi e vigne in terrazze realizzate per rendere coltivabile un territorio difficile e particolare scosceso.

In località Arcagna con splendida vista sul castello della città dei Doria a due passi da confine francese e con una impagabile vista mare troviamo la cantina Altavia, che ha saputo affrontare con successo la sfida di una moderna tutela e promozione del territorio.

Andiamo a scoprire con la direttrice, Chiara Formentini, le eccellenze di questa cantina, che ha saputo affrontare con coraggio in una fase di grande cambiamento la sfida della sostenibilità vitivinicola.

 

 

(Riprese video e montaggio di MC- Massimo Cimiotti videomaker)

 

Un’azienda agricola nata su iniziativa di due amici: Gianni Arlotti e Savino Luca Formentini, amanti del Rossese, un vitigno autoctono del ponente ligure e innamorati della valle Nervia e delle sue colline.  La direzione della cantina è oggi affidata alla sorella di Luca, Chiara, che continua ad avvalersi dell’enologo Federico Curtaz, che, con esperienza e passione, cura i vini dell’azienda fin dalla sua apertura nel 2002.

I vigneti dell’azienda si estendono sulle alture che dividono la val Nervia dalla val Roya, proprio dove inizia il percorso Altavia, che unisce la Liguria da Ventimiglia a La Spezia. Da qui deriva il nome dell’azienda e trae anche spunto l’idea dell’originale logo, che impreziosisce le etichette delle bottiglie. In questo terreno dalle caratteristiche particolari, è partita la sfida di impiantare nuovi vigneti e diversificare la gamma delle uve prodotte. Quindi oltre al Rossese e al Vermentino, troviamo il Syrah, il Viognier e il Carignano.

Dopo una vinificazione in botte di acciaio e rovere, la produzione si è attesta oggi su circa 45 000 bottiglie all’anno, che per questa zona rappresenta un risultato importante. L’attenzione alla sostenibilità parte dalla coltivazione dei vigneti, segue tutte le fasi di produzione e termina con la scelta del tappo ecosostenibile. Da segnalare anche la scelta di bottiglie più moderne e innovative per una produzione che spazia dal fresco e con accenni speziati Dolceacqua Superiore DO di colore rosso rubino al Noname in Assolo, un vermentino bianco dal profumo fruttato e floreale;

dal Rosarosae, un rosé ottenuto con Rossese, Syrah, Carignano al rosso Dapprimo con tannini ben equilibrati ed ottenuto con uve di Carignano, Syrah e Rossese di Dolceacqua.

 

Come spiega il direttore dell’associazione di categoria degli artigiani, Luciano Vazzano si tratta “prodotti di grande eccellenza, produzioni rare e De.Co. Sono i veri protagonisti di questo viaggio che porta i lettori a scoprire le bellezze del territorio e da dove viene quello che mangiamo e da chi è prodotto. Ma soprattutto scopriremo anche il grande contributo degli artigiani alla conservazione dell’ambiente, alla salvaguardia delle tradizioni e ed allo sviluppo di un nuovo turismo esperienziale. Un viaggio fra le botteghe artigiane del Ponente ligure, che rappresentano anche un presidio di socialità per tanti borghi e vallate dell’entroterra. Un percorso alla scoperta di realtà artigianali, che non sono semplici laboratori o negozi, ma veri punti di ritrovo e di cultura, dove il lavoro dell’uomo genera bellezza e prodotti unici. Artigiani consapevoli dell’importanza del rapporto con l’ambiente e il territorio, custodi di tradizioni millenarie, ma aperti all’innovazione e con tante storie da raccontare”.

 

L’Azienda Agricola AltaVia si trova a Dolceacqua in località Arcagna, telefono +39 0184 31539; e-mail: info@altavia.im.it;

Dispone anche di un sito internet https://www.altavia.im.it/ dove oltre ai vini prodotti in azienda ed alla storia dell’azienda potete trovare informazioni sull’ospitalità nei due bellissimi casali, recentemente ristrutturati e che la cantina mette a disposizione degli ospiti che cercano pace fra gli ulivi e relax al bordo della piscina in un ambiente naturale di straordinaria bellezza.

 

 

Claudio Porchia