Politica - 19 luglio 2021, 14:30

Anniversario della strage di via d'Amelio, alcune riflessioni del Partito Democratico della città di Imperia

"In questo particolare momento in cui possiamo guardare alla rinascita e alla ripresa, l'esempio di Borsellino deve essere proposto a ognuno di noi, e soprattutto ai giovani ai quali affidiamo l'oneroso compito di onorare la memoria di quanti hanno speso la loro Vita per la lotta contro la criminalità e la mafia"

Per lui (Giovanni Falcone) la lotta alla mafia non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, che coinvolgesse tutti specialmente le giovani generazioni (…), le più adatte a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità, e quindi della complicità (Paolo Borsellino, intervento a Casa Professa, 25 giugno 1992)

“Il 19 luglio, anniversario della strage di via d'Amelio, sia l'occasione per riflettere su queste parole che Paolo Borsellino ha pronunciato a meno di due mesi dalla sua tragica morte nella quale lo hanno seguito i cinque agenti della sua scorta”. Ad intervenire in occasione dell'anniversario della cruenta uccisione di Paolo Borsellino e della sua scorta è la Segreteria del Partito Democratico della città di Imperia che continua: “In questo particolare momento in cui possiamo guardare alla rinascita e alla ripresa, l'esempio di Borsellino deve essere proposto a ognuno di noi, e soprattutto ai giovani ai quali affidiamo l'oneroso compito di onorare la memoria di quanti hanno speso la loro Vita per la lotta contro la criminalità e la mafia. La tutela e la cultura della legalità non sono argomento 'da eroi', ma purtroppo diventano spesso, come nel caso di Borsellino e dei suoi cinque agenti di scorta, motivo di martirio. E questo dobbiamo trasmettere ai giovani: rispettare la legge, rifiutare il viscido compromesso, reagire di fronte all'indifferenza. Solo in questo modo chi ha sacrificato la propria Vita non lo avrà  fatto invano e quelle pagine che dovranno essere indelebili nei libri di Storia potranno essere confinate in un passato dal quale si saranno prese le distanze”. 

C.S.