Attualità - 22 gennaio 2021, 15:54

Niente più treni 'Thellò' in transito in Liguria da febbraio, i sindacati scrivono a Regione e Trenitalia

Un ulteriore campanello d'allarme per una regione già in sofferenza a livello infrastrutturale

Niente più treni "Thellò" in transito attraverso la Liguria. Questo l'allarme sollevato dalle sigle sindacali a seguito della notizia della soppressione, a partire dal 1° febbraio prossimo, dei convogli "Thellò" sulla tratta Milano-Nizza.

Per chiedere provvedimenti affinché non si impartisca una ulteriore "mazzata" a una Liguria già in sofferenza a livello infrastrutturale, le segreterie regionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast e Orsa hanno scritto una lettera congiunta al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e all'assessore ai trasporti Gianni Berrino.

La stessa missiva per conoscenza è stata inoltrata anche a Trenitalia, nelle figure dell'Ad Corradi, nel responsabile esercizio Marciano e nella responsabile Risorse umane zona Nord Ovest Rossi.

Riportiamo qui di seguito integralmente il testo della comunicazione:

"Abbiamo avuto notizie che dal 1 Febbraio i treni Thelló nella tratta Milano Nizza verranno soppressi.

Queste soppressioni si aggiungono alle altre già effettuate a Dicembre creando un vuoto tra Milano-Genova-Ventimiglia e viceversa. Ricordiamo che prima della istituzione della società Thelló, tutti i treni erano IC inseriti nel Contratto di Servizio con il MIT e che per far entrare la allora nuova società THELLÓ furono tolti dal Contratto. A distanza di anni la Liguria ritorna nell’isolamento per cui per tanti anni la politica locale si è battuta, soprattutto in una tratta come la Milano Genova e tutto il ponente Ligure.

Chiediamo pertanto che le istituzioni in indirizzo, che siamo certi abbiano a cuore il futuro del trasporto nella nostra regione, si facciano parte attiva presso il MIT affinchè tutti i treni Thello finora soppressi vengano inseriti nel Contratto di Servizio e trasformati in IC, altrimenti la realtà sarà quella di avere una Liguria spaccata in due, con un Levante ben servito e un Ponente nell’isolamento, già penalizzato dalle precedenti soppressioni".

 

A. Sg