Sanità - 18 novembre 2020, 09:03

Situazione emergenziale nel mondo della sanità ligure: interviene l'associazione 'CittadinanzAttiva'

“Il processo di privatizzazione del servizio sanitario nazionale ha dirottato somme ingenti verso il settore privato, che ricava lauti profitti e provocato una grande diseguaglianza sociale nell'acceso alle cure, ulteriormente aggravatasi per l'emergenza sanitaria”.

“La grave situazione sanitaria in cui versa il territorio ligure evidenziale carenze strutturali del servizio pubblico e la mancata attuazione delle misure che avrebbero potuto contenere l'annunciata ripresa del contagio al termine dell'estate”.

Interviene in questo modo ‘CittadinanzAttiva’, commentando la situazione emergenziale sul piano sanitario. “Una situazione – prosegue – che smentisce le dichiarazioni rilasciate più volte dal Presidente Toti che affermava che tutto era sotto controllo. In realtà nulla era sotto controllo:
● non è stato assunto il personale necessario;
● non è stata pianificata l'organizzazione della prevenzione territoriale per il tracciamento dei contatti, i test tempestivi per i famigliari dei positivi, l'assistenza domiciliare;
● non sono state individuate e predisposte strutture pubbliche esistenti e inutilizzate per ospitare pazienti a bassa-media intensità/quarantena e si è dovuto montare ospedali da campo a San Martino;
● provvedimenti tardivi: reclutamento personale, convenzione con i MMG, apertura di due piani del padiglione C del Galliera che potrebbe ospitare 120 pazienti”.

“Il personale sanitario, pur sotto organico – va avanti CittadinanzAttiva - sta nuovamente cercando di arginare il collasso del sistema e i disagi per i pazienti ed i famigliari sono enormi. Il sovraffollamento dei Pronto Soccorso, la chiusura di reparti e interi ospedali rende difficile rispondere alle esigenze dei pazienti non Covid compromettendo gravemente il diritto alla cura e creando un potenziale rischio per la vita stessa dei cittadini. Non sono state prese in considerazione neanche altre strutture utilizzabili e si continuano a spendere soldi pubblici per soluzioni temporanee quali navi, cliniche private e alberghi”.

“Il processo di privatizzazione del servizio sanitario nazionale – termina - ha dirottato somme ingenti verso il settore privato, che ricava lauti profitti e provocato una grande diseguaglianza sociale nell'acceso alle cure, ulteriormente aggravatasi per l'emergenza sanitaria”.

Redazione