Attualità - 13 ottobre 2020, 17:05

Coronavirus, il premier Conte: "No a misure inadeguate e sproporzionate nel decreto, nessun intervento di forze di polizia in case private"

Il presidente del Consiglio rassicura chi temeva un nuovo lockdown e sul fronte della scuola sottolinea che "per ora non ci sono le premesse per tornare alla didattica a distanza"

"Misure nel segno della adeguatezza e della proporzionalità: misure più severe e restrittive di quelle necessarie a prevenire e tenere sotto controllo la curva dei contagi sarebbe inadeguato e sproporzionato". Con queste parole Giuseppe Conte, in una breve diretta diffusa attraverso i canali social, ribadisce alcuni aspetti chiave del DPCM appena varato.

Il presidente del consiglio dei ministri rassicura chi temeva un nuovo lockdown e soprattutto smentisce severamente chi sui social preannunciava "repressioni da nuova Gestapo": "Nessun intervento delle forze dell'ordine nelle case private".

"La pandemia continua a stressare il nostro sistema sanitario. Abbiamo come fine primario la sicurezza e la salute dei cittadini, ma senza minare l'economia nazionale", rassicura Conte. Il quale ribadisce anche quanto già detto dal ministro alla Pubblica Istruzione Lucia Azzolina: "Allo stato attuale delle cose i nostri monitoraggi ricordano che le percentuali dei contagi non avvengono a scuola ma nel contesto familiare e amicale. Alla luce di questi dati al momento non ci sono i presupposti per una didattica a distanza".

Redazione