- 08 ottobre 2020, 07:11

L'alluvione a Taggia: somme urgenze stimate per oltre un milione e mezzo di euro (Foto)

Priorità all'acquedotto ma bisognerà intervenire anche sulla muratura degli argini del torrente Argentina e in regione Bruxia dove è crollata la strada.

Un milione e mezzo di euro circa: questa la prima stima sulle somme urgenze che il Comune di Taggia dovrà affrontare dopo la piena del torrente Argentina. Da giorni prosegue senza sosta il lavoro del sindaco Mario Conio insieme ai tecnici comunali per analizzare la complessa situazione che ha interessato il territorio tabiese. 

La problematica più urgente riguarda il sistema idrico cittadino. La furia del torrente tra venerdì e sabato notte, ha letteralmente sradicato i pozzi e la stazione di sollevamento dell’acquedotto Teglie e la centrale dell’acquedotto che serve Arma. L'obiettivo del primo cittadino è di andare a intervenire subito per il ripristino delle strutture minime per riportarlo in condizioni sufficienti. A quel punto sarà necessario pensare a come ripristinare la potabilità dell'acqua, una problematica che ancora oggi interessa buona parte del territorio tabiese. 

Non meno importante quanto accaduto in regione Bruxà. Circa un centinaio di metri dell'argine, sul lato sinistro del torrente sono crollati sotto l'impeto del torrente. La soluzione che il sindaco Conio sta vagliando con gli uffici è di proseguire con la viabilità alternativa già iniziata nei mesi scorsi, nell'area sotto il viadotto autostradale, interrotta da dicembre scorso. 

A questo si somma un intervento impegnativo che porterà alla riprofilatura del torrente Argentina. Da domani prenderà il via il lavoro di protezione della muratura dell'arginatura, nella zona compresa tra il ponte dell'Aurelia e il ponte romanico. Nelle somme urgenze dovrebbero entrare anche i lavori per ripristinare la nuova viabilità sulla zona agricola interna, su Meosu e Fraitusa (QUI), così lo spurgo e la pulizia di pozzetti e canali. 

Non meno importante l'intervento generale di pulizia che da giorni sta interessando tutto il territorio comunale. Il personale della Protezione Civile, della Docks Lanterna, di Energetikambiente, gli operai, tutti stanno contribuendo a liberare dal fango le numerose aree pubbliche, dai giardini su via lungo Argentina, passando per la zona Darsena, arrivando infine sulle spiagge, invase da cumuli di legname portati sulla costa dalla piena del torrente e spinti poi a riva dalla mareggiata. 

Stefano Michero