Attualità - 06 settembre 2020, 07:14

Anche l'aeroporto di Nizza in crisi per il Covid-19: nel mese di agosto c'è stata una ripresa ma si spera nel 2021

Pur essendo scomparsi i voli per le principali destinazioni internazionali per l'economia turistica, i dirigenti dello scalo stanno lavorando e facendo sforzi per invertire la tendenza in quello che è, di fatto, il secondo aeroporto della Francia.

Anche l'aeroporto di Nizza in crisi per il Covid-19: nel mese di agosto c'è stata una ripresa ma si spera nel 2021

L’aeroporto di Nizza, per molti imperiesi considerato il ‘proprio’ scalo aereo, sta pian piano riprendendo l’attività, dopo il lock down della scorsa primavera, seppur con molti problemi dettati dall’emergenza sanitaria che, ovviamente, è ancora in corso.

Il traffico aereo è calato del 52% rispetto all’estate scorsa, ma nel mese di agosto è migliorato rispetto a luglio, quando il calo è stato del 68%. Pur essendo scomparsi i voli per le principali destinazioni internazionali per l'economia turistica, i dirigenti dello scalo stanno lavorando e facendo sforzi per invertire la tendenza in quello che è, di fatto, il secondo aeroporto della Francia.

Tra le compagnie che lavorano al ‘Còte d’Azùr’, da segnalare la previsione di un taglio da oltre 1.000 posti di lavoro per la ‘Hop!’, controllata di Air France mentre EasyJet ha cancellato i voli per Italia, Portogallo e Spagna nei mesi di settembre e ottobre. Spostamenti difficili anche per la Spagna e il Portogallo, nello stesso periodo. Cancellazioni che sono la conseguenza dell’emergenza Covid.

I problemi più gravi li vive il Terminal 1 che, di fatto, è chiuso totalmente dall’inizio del lock down. Uno scalo praticamente fantasma, senza voli e con i negozi al suo interno chiusi ed i voli raggruppati al Terminal 2. La speranza è di poter tornare in operatività quasi totale nel primo trimestre 2021, Covid ed eventuale vaccino permettendo.

Al momento sono assenti i collegamenti con New York, il Canada, la Russia e la Cina, con la quale era stato da poco attivato il volo da e per Pechino e che doveva essere ampliata quest'anno. Nel 2019 l'aeroporto di Nizza aveva fatto registrare 14,5 milioni di passeggeri ed è ovviamente quest’anno in caduta libera.

Per quanto riguarda i dipendenti sono molti quelli che temono licenziamenti, anche se in questo momento è attiva la cassa integrazione. Sono circa 8.000 i lavoratori dello scalo, con 600 posti di lavoro diretti e 7.400 che riguardano fornitori di servizi o subappaltatori. Al momento la percentuale di disoccupazione è del 70%, scesa leggermente (era all’80%) da giugno e luglio, con i negozi del Terminal 2 che hanno riaperto solo dalla terza settimana di luglio e con orari ridotti.

Carlo Alessi