Il candidato alla presidenza della regione per la lista 'Grande Liguria' Giacomo Chiappori ha attaccato la regione sul tema scuole, in vista della riapertura del 14 settembre, che secondo Chiappori si sarebbe dovuta posticipare ascoltando le preoccupazioni di presidi e medici.
"Ho letto sul giornale quello che chiedono i medici, quello che vorrebbero i presidi, e il niet della regione, - ha dichiarato Chiappori - non si va oltre il 14, bisogna partire il 14, lo ritengo una cosa che crea dei problemi perché il 14 era una data già strana perché bisognava interrompere per risanificare in quanto il 20 e 21 ci sono le elezioni, quindi soldi spesi inutilmente. Questo niet non lo capisco perché se ti chiedono e ti dicono che non ci sono insegnanti e che le aule non sono finite, io direi che forse bisogna ripensare a cambiare la data, perché Boccia ha detto alle regioni, che per altre cose non si parla di federalismo, ma per questa le regioni decidano cosa fare sulla riapertura. Ora pare che Calabria, Campania e altre posticipino l'apertura dopo le elezioni, credo che si possa fare anche qui".
Anche sul tema sanità Chiappori è stato duro con la regione, in particolare sulla gestione di Alisa.
"Devo dire che qualcuno mi è venuto dietro dopo le battute iniziali, perché Sansa, non più tardi dell'altro ieri, ha detto che Alisa va rivista. Io non ho detto rivista, perché dividere tutti questi che sono dentro Alisa e fanno parte di un pacchetto enorme di stipendi, non vanno bene. Alisa va chiusa e smantellata per dare possibilità ai direttori generali delle Asl, se qualcuno non va bene andrà cambiato, ma, in un consiglio d'amministrazione una volta al mese, si incontrano e dicono e guardano cosa serve di questa grande sanità che abbiamo, che non è un fiore all'occhiello, mi devono dire quale occhiello è, perché proprio qua in provincia di Imperia parliamo del Saint Charles non ancora privatizzato, si parla di ospedale unico, e bisogna stare attenti che invece oltre che all'ospedale unico funzioni tutto il resto. Io dico sempre che forse aiutati, ritengo da medici di base, che conosco, molto bravi, aiutiamo a non intasare i pronto soccorso, andiamo avanti così, cerchiamo di dare alla gente quello che oggi serve e non liste d'attesa infinite".