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Attualità | 15 luglio 2020, 12:02

San Bartolomeo al Mare, troppe polemiche sotto l'ombrellone. Il sindaco Urso: "Costi e gestione in linea con la legge regionale e le norme sul distanziamento sociale"

Due su tre sono le spiagge libere attrezzate e in tanti si "lamentano" dei prezzi e della scelta effettuata dal comune. Il primo cittadino: "Serviva pulizia e controllo a fronte della maleducazione di molti"

San Bartolomeo al Mare, troppe polemiche sotto l'ombrellone. Il sindaco Urso: "Costi e gestione in linea con la legge regionale e le norme sul distanziamento sociale"

Estate “rovente” sul fronte delle polemiche a San Bartolomeo al Mare. In tanti si lamentano della situazione attuale relativa alle spiagge libere attrezzate, ma c’è anche da dire che in molti non hanno ben compreso la reale situazione ossia che sono ancora in vigore le disposizioni in materia di distanziamento sociale per prevenire il contagio da coronavirus e di conseguenza il numero degli ombrelloni è diminuito.

Al momento due sono le spiagge libere attrezzate e la terza è totalmente “libera” poiché chi si era visto aggiudicata la gestione, all’esito del bando di gara emanato dalla Provincia, ha poi deciso di rinunciare. La circostanza che le due spiagge libere sono divenute “attrezzate” non è andata giù né a residenti né ai villeggianti. Il motivo di questa scelta effettuata dall’amministrazione comunale non è, però “campata in aria”. L’anno scorso infatti, si è concretizzata l’esigenza di un maggiore controllo e una maggiore pulizia delle stesse poiché diversi sono stati gli episodi di inciviltà che si sono registrati nel tempo. Bagnanti che addirittura dalla sera prima piantavano il proprio ombrellone per riservarsi il posto, come se lo spazio fosse privato, per non parlare poi dei cumuli di rifiuti che venivano abbandonati dopo aver trascorso una giornata al mare. Per “contrastare” questa anarchia il Comune in pieno accordo con gli operatori turistici della zona ha deciso di aderire alla legge regionale che prevede la costituzione delle spiagge libere attrezzate e come ci spiega il sindaco Valerio Urso “abbiamo fatto la scelta di passare le libere in libere attrezzate per garantire sicurezza, pulizia e controllo delle spiagge. Questa scelta è stata fatta alla fine della scorsa estate quando tutti si lamentavano dell’impossibilità di accedere alle spiagge per via della maleducazione di molti. Dal canto nostro serviva maggiore pulizia e controllo anche con bagnini ed è per questo che abbiamo aderito alla legge regionale"

In tanti, poi criticano i prezzi imposti: come media servono 15 euro per un ombrellone e due lettini (10 euro mezza giornata) e circa 6,50 solo per il lettino. Una cifra non proprio esosa se raffrontata con quella degli stabilimenti balneari che operano in provincia. “I costi sono quelli stabiliti dalla convenzione approvata dal consiglio comunale lo scorso autunno- precisa Urso- e sono in linea con quelle delle altre spiagge libere attrezzate dei comuni limitrofi”. Alle critiche mosse per la riduzione del numero degli ombrelloni, dovuta al mantenimento della distanza sociale  il primo cittadino sottolinea che “ci sono delle linee guida nazionali e regionali alle quali i gestori si devono attenere”.

Infine, l’invito del sindaco Urso è quello di porre fine ad ogni polemica per il bene del territorio e di chi decide di trascorrere le proprie vacanze a San Bartolomeo. “Sono convinto che nel momento in cui i gestori entreranno in funzione- conclude- tutto si sistemerà ed inoltro, è evidente che alcune cose dovevano cambiare a prescindere dal coronavirus.

Angela Panzera

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