Economia - 08 luglio 2020, 15:30

DL 'Rilancio', i balneari: "Confermati i 15 anni per le imprese, ma tradite ancora una volta le aspettative dei pertinenziali"

Continua l'impegno del Sib per la tutela della balneazione attrezzata italiana. Capacchione: "Per l’ennesima volta, si è perpetrata una ignobile ingiustizia verso la parte più debole della nostra categoria. Ciò è inaccettabile e intollerabile"

Antonio Capacchione (SIB)

Il 3 luglio scorso la V Ccommissione della Camera dei Deputati ha approvato all'unanimità alcuni emendamenti proposti dal S.I.B. al decreto legge 'Rilancio' per rafforzare il differimento di quindici anni della scadenza delle concessioni demaniali marittime e per eliminare i canoni pertinenziali.

“Abbiamo salutato positivamente questo risultato, ancorché parziale e con alcune criticità, immediatamente evidenziate” – ha affermato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE-Confcommercio. Ieri, a seguito di alcuni rilievi da parte della Ragioneria dello Stato, a nostro avviso del tutto infondati, i relatori del provvedimento hanno presentato, inaspettatamente, un emendamento per ritirare tutto quanto convenuto da tutte le Forze parlamentari in favore degli imprenditori balneari. Ci siamo attivati immediatamente e tempestivamente per evitare che ciò accadesse".

“Constatiamo che, se da una parte è stato opportunamente e doverosamente confermato il rafforzamento normativo del differimento della scadenza al 2033 delle concessioni demaniali marittime vigenti - ha continuato Capacchione - dall’altra è stato, purtroppo, ritirato tutto quanto convenuto in favore dei pertinenziali. Per l’ennesima volta, si è perpetrata una ignobile ingiustizia verso la parte più debole della nostra categoria. Ciò è inaccettabile e intollerabile! Ci auguriamo che si ponga immediatamente rimedio a questo grave errore in danno di circa 300 famiglie che da 13 anni sono vessate, perseguitate e maltrattate dalle nostre Istituzioni. Continuiamo con forza e determinazione nell'impegno per la tutela e messa in sicurezza giuridica ed economica della balneazione attrezzata italiana. Ringraziamo, ancora una volta, tutti i Parlamentari e le forze politiche che sono al nostro fianco - ha concluso il presidente del S.I.B. - perché consapevoli che la difesa del lavoro balneare e delle 30 mila aziende familiari costituisce un interesse pubblico a tutela del ‘Made in Italy’ e della competitività del nostro Paese nel mercato internazionale delle vacanze".

Comunicato stampa