Solidarietà - 12 giugno 2020, 13:07

Giornata Mondiale del Donatore, in campo anche i poliziotti imperiesi della ADVPS

La raccolta straordinaria di sangue ha avuto luogo questa mattina presso il Centro Raccolta della FIDAS di Imperia, in contemporanea con quella svoltasi a Roma

Domenica 14 giugno nel mondo si celebra la Giornata mondiale del donatore di sangue, con l’intento di diffondere il messaggio sulla necessità universale di sangue in situazioni normali e di emergenza per le tutte le comunità.

L’Associazione della Polizia di Stato ADVPS - Donatorinati Liguria questa mattina, con i suoi volontari, ha organizzato una raccolta straordinaria di sangue intero tra i poliziotti imperiesi presso il Centro Raccolta della FIDAS di Imperia, in contemporanea con quella svoltasi a Roma, alla presenza del Capo della Polizia Franco Gabrielli e del Capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Fabio Dattilo e con la partecipazione di tanti appartenenti alle Forze di polizia e alle Forze armate. Il giornalista Massimiliano Ossini, per l’occasione inviato speciale del programma di Rai1 'Uno mattina', ha intervistato il capo della Polizia Franco Gabrielli.

“Donare il sangue è importante e anche bello – ha detto il prefetto Gabrielli – e vedere questi colleghi e colleghe in divisa che servono il Paese credo che sia una delle immagini più belle e credo sia un'immagine anche di unità. Proprio recentemente il nostro presidente della Repubblica ha invitato tutti in questo momento di grave difficoltà a essere uniti e questa mattina in Piazza del Viminale, dove ha sede il ministero dell'Interno che è il Ministero dei diritti e delle libertà che è il Ministero che presiede la sicurezza in questo Paese, vedere gli uomini e le donne in divisa che insieme donano il loro sangue, io credo che sia un’immagine emblematica del messaggio che vogliamo dare”. "Ma è anche un messaggio – ha continuato il capo della Polizia Franco Gabrielli - di generosità perché donare il sangue è un atto di generosità”. Anche nei mesi in cui si è diffusa l’epidemia da Covid 19 l’Associazione, fedele alla propria mission, ha promosso la raccolta di sangue nelle strutture ospedaliere che, proprio per l’epidemia hanno adottato procedure sicure per l’accesso e la sosta negli spazi adibiti a donazione.

"Il sangue è un’esigenza quotidiana - afferma il suo Presidente Stefano Cavalleri - che diventa tragica ogni volta che manca, non solo in caso di eventi eccezionali, ma anche e soprattutto nella gestione ordinaria dell’attività sanitaria: nell’esecuzione di vari interventi chirurgici, nei servizi di primo soccorso, nelle terapie oncologiche contro tumori e leucemie. Il sangue e i suoi componenti sono quindi presidi terapeutici indispensabili per la vita e si sono dimostrati efficaci strumenti di guarigione anche per i malati da SARS-CoV-2. Ciò significa che non esistono, ad oggi, alternative possibili alla volontaria donazione e se vogliamo una Sanità capace di prendersi cura di noi, non possiamo far appello solo sulla scienza e sulla medicina, ma dobbiamo dare il nostro contributo. Ecco perché: chi dona il sangue salva una vita".

C.S.