San Lorenzo e Valli - 24 marzo 2020, 18:49

Coronavirus, Conte: “Più poteri alle Regioni e multe fino a 3 mila euro. Falso il prolungamento delle restrizioni al 31 luglio”

E poi: “Sono orgoglioso della reazione degli italiani per rispettare le prescrizioni e le indicazioni”

Giuseppe Conte

Il Premier Giuseppe Conte è intervenuto questa sera con un nuovo discorso alla nazione dopo la riunione del Consiglio dei Ministri. Sono tre le principali novità annunciate dal Presidente del Consiglio: “Abbiamo regolamentato i rapporti tra l’attività del Governo e il Parlamento, ogni decreto sarà trasmesso alle camere e io andrò a riferire al Parlamento ogni 15 giorni; abbiamo regolamentato in modo lineare i rapporti tra l’intervento del Governo e delle Regioni, lasciamo che i presidenti possano adottare nell’ambito delle proprie competenze anche misure restrittive più severe; a livello sanzionatorio è prevista una multa da 400 a 3 mila euro che si sostituisce a quella precedente”.

Conte ha anche chiarito le voci circolate nel pomeriggio in merito al possibile prolungamento delle restrizioni fino al 31 luglio: “Quella è la data ipotetica che avevamo fissato già a gennaio per la fine dello stato di emergenza, è falso che si sia previsto di allungare le restrizioni fino al 31 luglio”.

Sono soddisfatto e orgoglioso della reazione degli italiani per rispettare le prescrizioni e le indicazioni - ha aggiunto Conte - le forze dell’ordine stanno facendo le doverose verifiche, ciascuno deve fare la propria parte”.

L'intervento del Premier Giuseppe Conte

Dal primo giorno abbiamo curato i rapporti con i governi del territorio e le Regioni - ha poi aggiunto Conte in merito ai rapporti con le amministrazioni regionali - non è pensabile nel nostro assetto un intervento autoritario del Governo centrale perché riteniamo preferibile la strada della collaborazione. La sanità, inoltre, è in mano le regioni, quindi togliere poteri alle Regioni sarebbe qualcosa di poco funzionale. Loro conoscono meglio i territorio e le strutture ospedaliere, con loro dobbiamo lavorare. Questa modalità di procedere sta dando dei risultati”.

Pietro Zampedroni