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Politica | 29 luglio 2019, 19:21

Imperia: il Consiglio Comunale approva una nuova delibera per il futuro pubblico del porto turistico, Scajola: "Obiettivo completare le opere"

Voti favorevoli da tutto il consesso esclusa l'astenuta Maria Nella Ponte. A breve un bando per la ricerca di un direttore generale per la Go Imperia

Imperia: il Consiglio Comunale approva una nuova delibera per il futuro pubblico del porto turistico, Scajola: "Obiettivo completare le opere"

È stata approvata, con i voti favorevoli di tutto il Consiglio Comunale di Imperia esclusa l'astenuta Maria Nella Ponte, una nuova delibera, secondo step dopo quello del 20 dicembre 2018, che impegna la società partecipata Go Imperia, alla quale era stata rinnovata la concessione fino al 31 dicembre 2019, a una serie di disposizioni propedeutiche alla ripartenza dei lavori sulle opere a terra. 

A spiegare la complessa pratica il sindaco Claudio Scajola: "Affinché l’ultimazione delle opere inerenti la realizzazione del nuovo Porto di Imperia e la relativa gestione per un coerente periodo abbia luogo, mediante affidamento in concessione demaniale e di costruzione e gestione, alla Società a totale partecipazione pubblica Go Imperia.

La Società, in particolare nel contesto dei contenziosi in atto e della loro auspicabile definizione transattiva, valuterà, compatibilmente con il proprio piano economico finanziario di sostenibilità dell'operazione, la praticabilità dei prospettati accordi con gli attuali utenti della struttura portuale, tali forza dei contratti sottoscritti nel precedente periodo di gestione Di dare altresì mandato agli Uffici competenti affinché, predispongano un adeguato contratto di servizio con la suddetta Società Go Imperia S.r.l. da sottoporre definitivamente a questo Consiglio e a tal fine invitino la Società a dotarsi con sollecitudine: di un piano economico finanziario asseverato a supporto della sostenibilità economica del rapporto e della durata della nuova concessione:

di un coerente progetto di massima delle opere da eseguire e relativo cronoprogramma, dove si precisino gli impegni della Società a dar corso ai lavori tutti di completamento del porto e segnatamente a quelli di ultimazione delle opere passibili di incameramento sebbene non funzionali, così da dimostrane la prossima fruibilità e remuneratività,

dei collaudi strutturali delle opere di cui al precedente punto, ultimo periodo, sempre al fine di consentirne l'incameramento e la successiva affidabilità in sede di nuovo rapporto di concessione demaniale;

di stabilire che, successivamente la Società, come tale munita di legittimazione, previa predisposizione di tutta la documentazione tecnica e formale all'uopo necessaria, attivi i procedimenti abilitativi (urbanistico-edilizi, paesaggistici, demaniali, idrogeologici) necessari a pervenire all'approvazione delle opere di completamento della struttura portuale e al rilascio di coerente concessione demaniale, di durata adeguata".

"Il tema forte – ha aggiunto il sindaco – è che per ottenere la concessione pluriennale c’è bisogno di un piano finanziario che giustifichi l’investimento che riteniamo possa essere fatto con i beni disponibili. Come sapete abbiamo dato il compito all’avvocato Gaggero e abbiamo collaborato con il demanio per poter fare con nostre risorse. Con questa delibera confermiamo l’indirizzo vincolante per cui l’ultimazione delle opere inerenti il porto d’Imperia abbia luogo mediante l’affidamento demaniale alla società di totale partecipazione pubblica".

Primo a prendere parola nella lunga discussione, di circa due ore, il capogruppo di Imperia al Centro Guido Abbo: "Oggi il porto è un foglio bianco. Ci sono dei contenziosi che potranno essere risolti in base a quanto decideremo oggi. La Go Imperia è una società che ha dei problemi perché ha attraversato tutta la questione. Oggi è un veicolo, dipende dal contenuto. Sindaco lei ha le carte sul tavolo per ripartire e ha anche messo all’interno delle persone di sua fiducia. Ho dei dubbi sulla parte parcheggi e sulla destinazione urbanistica. Qui è tutto scaduto, va ridisegnato da zero".

L’esponente del Partito Demoratico Fabrizio Risso ha invece detto: "Ritengo che questo porto potrà dare molta occupazione alla nostra città, l’opportunità c’è. Questa delibera va nel verso giusto, il porto ha potenzialità enormi. Sulle costruzioni io vedrei bene delle case in stile ligure con un’espansione del borgo storico della Marina. Servirà poi una struttura ricettiva  oltre ad attività economiche come bar, negozi nautici, ristoranti. Il porto è poi più o meno al centro della cittadina e questo è un aspetto da non sottovalutare. La strada è quella giusta, noi la condividiamo perché puntare sulla Go Imperia è corretto".

Ha spiegato la propria posizione anche l’ex candidato sindaco del centrodestra Luca Lanteri: "La delibera trova la mia, nostra sostanziale condivisione. Il concetto di porto pubblico era nel nostro programma elettorale e ora mi pare che si vada su quella strada e la cosa non può che farci piacere. Mi preoccupano i tempi. Se vogliamo che i lavori partano al più presto possibile ci sono tanti passaggi da fare. Sappiamo tutti che l’incameramento dei beni è una fase propedeutica. Ci sono opere dove serve manutenzione, altre con problemi grossi. Se l’incameramento può avvenire a costo zero è semplice, se invece servono delle risorse bisogna essere chiari e organizzare un piano finanziario sostenibile. Ci troviamo di fronte a un porto sovradimensionato, non penso che oggi possano servire ad esempio così tanti alloggi o tutta quella parte commerciale che era prevista".

Si sono poi succeduti un'altra serie di interventi con al consigliera del Movimento 5 Stelle Maria Nella Ponte che ha fatto una disamina più ampia sui porti turistici citando anche quello in fase di costruzione a Ventimiglia. Dopo di lei i consiglieri di minoranza Roberto Saluzzo per Imperia di tutti, Imperia per tutti e i due di Forza Italia Antonello Ranise, che ha espresso anche parole di solidarietà nei confronti del sindaco per l'indagine relativa all'utilizzo improprio dell'auto blu, e Gianfranco Gaggero che ha detto, tornando sugli errori passati: "Abbiamo commesso tutti troppi errori su questo porto, me compreso che facevo parte della giunta, mi auguro che non se ne commettano più perché questo porto lo sappiamo tutti è il futuro della nostra città e dei nostri figli. Auguro un buon lavoro e condividiamo la pratica".

Pratica condivisa anche da Monica Gatti (Lega) e Davide La Monica (Vince Imperia).

A questo punto la parola è nuovamente tornata al sindaco Scajola per la replica nella quale ha annunciato le prossime mosse per il futuro del porto: "Noi sappiamo tutti che questa città ha tantissimi problemi da affrontare, tutti i comuni hanno difficoltà a chiudere i bilanci. Negli anni c’è stata una sottovalutazione delle competenze dei comuni e un’esaltazione delle altre realtà costruendo di fatto un neocentralismo regionale che credo corrisponda all’aumento del debito pubblico in questo Paese. Sappiamo che le difficoltà quindi sono molte e il comune di Imperia le ha aggravate dal fatto che ha i costi di gestione della sua città pari a quelli di Sanremo con la differenza che ha ventimila abitanti in meno. Il nostro comune è quindi in naturale difficoltà. Con il porto turistico si è pensato di diventare soci della Porto d’Imperia senza metterci un euro. Se voi vedete gli altri porti turistici della regione hanno avuto come ritorno l’indiretto. Noi invece cercammo, io consigliando l’amministrazione Sappa, di fare qualcosa di differente da tutti gli altri porti. Noi abbiamo fortissimamente voluto questa soluzione che ci avrebbe portato a essere soci al 33%. Questa è la ratio, quello che è venuto dopo lo dirà la storia e c’è una sentenza che se si legge tutto già dice molto.

Ma oggi bisogna guardare al presente: lo demoliamo o lo finiamo? Non credo che gli imperiesi sarebbero contenti di demolirlo e ci vorrebbero anche dei soldi. Io non credo vada demolito, ma completato. Mi rendo conto che i soldi finora ce li abbiano messi gli altri, ma sta di fatto che sono arrivate delle sentenze e anche l’ultima richiesta di danni al comune è inaccettabile perché non possiamo sostituirci alla magistratura. Noi non possiamo fare altro che seguire le sentenze e quello che hanno detto le diverse istituzioni giudiziarie e dobbiamo finire il porto e laddove è possibile migliorare. Questo è l’obiettivo che ci siamo dati. Per Lanteri e Gaggero io mi auguro che il piano finanziario possa avere risorse tali da dire ce la facciamo da soli. Se non riuscissimo a realizzarlo dovremo cercare un’altra soluzione. Ecco che per arrivare a questo, io sto lavorando 18 ore al giorno, il mio principale pensiero quotidiano è il porto. La delibera di oggi nasce alla luce di tutto ciò che è stato fatto in questi mesi. Noi dobbiamo cercare di incamerare tutto ciò che possiamo. Non crediate sia stato facile il lavoro dell’avvocato Gaggero. Dobbiamo contare tutto perché più riusciamo a inserire più potremo fare un piano finanziario che ci consenta di stare in piedi. Il famoso parcheggio con 650 posti auto ,valore stimabile di 8 milioni di euro, non è nella concessione di Go Imperia. Stiamo lavorando per portare il più possibile anche nella concessione di Go Imperia. Abbiamo concordato con il demanio che noi faremo istanze con la vecchia legge e che l'intervento per il parcheggio, dieci anni sommerso, potremo affidarlo alla Go Imperia per avere una concessione di 20/30 anni in modo da averlo in mano. Stiamo cercando anche di inserire l'eliporto nella Go Imperia. L’obiettivo è che tutta l’area portuale abbia un unico concessionario, per ottobre il demanio pensa di riuscire a darci già l’incameramento per la prima parte. Stiamo anche lavorando con disponibilità della regione per una revisione, che chiamiamo adeguamento tecnico, al piano regolatore portuale. Quindi lavoriamo contestualmente su un secondo tavolo. Noi procediamo adesso a tutta la fase di incameramenti diamo mandato alla Go Imperia con la delibera di oggi. Contestualmente allargheremo le concessioni demaniali alla Go Imperia affinché possa avere tutte le risorse necessarie per gli incameramenti stessi. Si avvia così un percorso con ognuno che ha dei compiti. Prima di fare il contratto di servizio, noi approfondiremo nuovamente il tema in consiglio comunale. Tempi: non si è perso tempo e non ne perderemo abbiamo cambiato i vertici con tre volti nuovi. Professionisti diversi, ma tutti stimati tra cui la dottoressa Cibrario numero tre del Rina che ha accettato di fare questo servizio. L'amministrazione provvederà infine a un bando pubblico per un direttore generale manager di alto profilo che abbia esperienza nel mondo della gestione dei porti".

(Sotto tutte le notizie del Consiglio comunale di oggi)

Lorenzo Bonsignorio

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