Attualità - 06 dicembre 2018, 15:48

Nessun accordo tra Proteo e sindacati, i sindaci propongono un parere esterno (Foto e video)

Confermato lo sciopero dei netturbini di tutta la provincia per venerdì 14 dicembre

Nulla di fatto, nessun accordo tra la Cooperativa Proteo e i sindacati per la situazione contrattuale di cinque operai che si dovrebbero occupare della raccolta rifiuti in valle Impero e Arroscia. Le parti rimangono ferme sulle loro posizioni: Proteo sulla proposta di contratto di cooperazione, i lavoratori sulla richiesta di un legame contrattuale Fise.

Nessuna sostanziale novità è emersa dal vertice odierno in Prefettura con la conferma dunque dello sciopero, previsto per venerdì 14 dicembre, e delle assemblee con presidi a Ventimiglia, Sanremo e Imperia del 24. Va però segnalata l'iniziativa dei sindaci, rappresentanti dei comuni coinvolti, che hanno proposto una verifica attraverso un parere di un esperto esterno con particolare attenzione sull'articolo 12 del capitolato di appalto.

"Abbiamo potuto dire la nostra anche al vice Prefetto che ringraziamo - ha dichiarato il presidente di Proteo Fabrizio Clerico. Per quanto ci riguarda abbiamo accolto la proposta dei sindaci di fare una verifica per capire la legittimità di questo percorso.  Siamo assolutamente sereni che il nostro contratto sia legittimo e che i lavoratori saranno tutelati oggi come domani.

Esisteva un problema di retribuzioni che oggi non c'è più, la garanzia del futuro è stata data perché anche il nostro contratto prevede le clausole sociali. Per i lavoratori non ci sono problemi, non capiamo questa chiusura del sindacato. Noi vogliamo esprimere il nostro modello d'impresa e con esso anche il nostro contratto. Riteniamo di avere questo diritto e non vogliamo che ci sia un discriminazione.
Accogliamo la proposta dei sindaci di fare questa verifica presso un loro legale di fiducia e speriamo che arrivi il prima possibile. Noi siamo trasparenti e abbiamo dato la nostra disponibilità a questo parere preventivo. Le imprese possono applicare il proprio contratto che deve essere oggetto dei servizi d'appalto, naturalmente mantenendo retribuzione e norme che trovano applicate nel momento in cui accolgono i lavoratori. Speriamo si vada oltre questa chiusura perché crediamo di poterci esprimere serenamente".

"L'obiettivo era sempre quello di trovare un'armonizzazione tra le due parti che però non è stata trovata - ha spiegato l'avvocato Maria José Sciortino. L'unica nota positiva è che i sindaci, rappresentanti dei comuni affidatari del servizio, si sono impegnati a chiedere una delucidazione in merito all’articolo 12 del capitolato di appalto, cioè 'che cosa si intende per contratto di categoria?' del quale noi chiediamo l’applicazione.

Riteniamo che con l'applicazione del contratto Fise i lavoratori sarebbero maggiormente tutelati, perché questo tipo di contratto disciplina in maniera più ampia quello che è il passaggio nei vari avvicendamenti delle società. Non per questo, dove abbiamo la certezza di assorbimento dalla cooperativa, ma per i prossimi se Proteo dovesse cessare l’attività. L’avvicendamento con un’altra società potrebbe portarci alla non assunzione dei lavoratori qualora si applicasse il contratto di cooperativa. Una volta avuti i chiarimenti valuteremo l’esito, ritenendo che quanto emegerà potrebbe sottolineare la nostra posizione".

 

Lorenzo Bonsignorio