Attualità - 10 ottobre 2018, 07:14

Stanziati circa 7 milioni di euro per i danni dell'alluvione del 2016, ecco le modalità per chiedere un contributo

Entro il 23 ottobre i privati dovranno fare pervenire ai comuni interessati la domanda del contributo corredata dalla perizia asseverata che certifichi l’avvenuta perdita, totale o parziale di immobili o altro

Sono circa 7 milioni di euro i fondi stanziati, il 6 settembre 2018, dal Consiglio dei Ministri per la concessione dei contributi per i danni occorsi al patrimonio privato durante l’alluvione che ha colpito l’entroterra, valle Impero e valle Arroscia, tra il 24 e il 25 novembre 2016.

I comuni coinvolti hanno pubblicato, presso i propri albi pretori, la comunicazione dell’effettivo stanziamento con la richiesta che dovrà essere portata secondo determinati parametri.

Entro il 23 ottobre i privati dovranno fare pervenire ai comuni interessati la domanda del contributo corredata dalla perizia asseverata che certifichi l’avvenuta perdita, totale o parziale di immobili o altro. Per la prima casa la copertura statale è dell’80%, mentre del 50% per le seconde case o per altri interventi riconosciuti come idonei. Qualora non fosse possibile provvedere alla ristrutturazione del proprio immobile andato distrutto i privati avranno la possibilità di acquistare un immobile, di pari valore, o nel comune di pertinenza o in quelli confinanti.

Ad approfondire il tema Renato Adorno, sindaco di Rezzo tra i paesi coinvolti: "Una volta terminato il primo passaggio i comuni avranno un mese per valutare la congruità della domanda e trasferirla in Regione. Quest’ultima avrà a sua volta 30 giorni di tempo per inviare tutte le pratiche al Ministero entro il 23 dicembre 2018".

"Preciso che entro il 23 ottobre i privati dovranno tenere la domanda, fatta a dicembre 2016 attiva, presentando la perizia asseverata che testimoni l’effettiva perdita dell’immobile unita al modulo compilato che definisca come si intende procedere con il rifacimento o con l'acquisto di un altro immobile. Il contributo sarà versato in una delle banche convenzionate con lo stato e potrà essere esclusivamente utilizzabile per l’intervento in essere con un vincolo statale preciso. Infine il 50% e l’80% suddetto rimarranno sempre e comunque nel tetto dei circa 7 milioni stanziati, se le richieste dovessero superare nel complesso tale importo scenderebbero le percentuali".

Lorenzo Bonsignorio