Attualità - 16 giugno 2018, 14:13

Diano Arentino: la Rt riduce le corse, il Comune “Questione grave per i piccoli Comuni dell'entroterra”

“Non è assolutamente vero che il Comune non ha pagato la quota di partecipazione finanziaria”

A seguito della riduzione delle corse nel territorio comunale di Diano Arentino, l'Amministrazione Comunale interviene oggi con una nota ufficiale.
Nel comunicato si legge la risposta del Comune alle accuse da parte di Riviera Trasporti di non aver pagato la quota di partecipazione finanziaria.

Richiediamo alle istituzioni, per quanto di competenza, di attivarsi affinché sia disposta la sospensione del provvedimento con il quale è stata disposta la riduzione dei servizi di linea per questo Comune e il conseguente ripristino delle corse soppresse.
Innanzitutto si contesta la motivazione offerta agli utenti, secondo la quale la riduzione dei servizi dipende dal mancato pagamento della quota di partecipazione finanziaria a carico del Comune di Diano Arentino, stabilita nell’accordo, quasi che l’Ente avesse semplicemente dimenticato di pagare e per questo giustamente sanzionato per la sua colpevole omissione. Ciò non è assolutamente vero.
Il provvedimento adottato, infatti, non tiene conto delle indicazioni di questo Ente, più volte rappresentate anche nelle ultime settimane, con le quali, nell’esprimere l’adesione all’Accordo di programma in materia di Trasporto pubblico locale, è stata ribadita per l’ennesima volta la richiesta di revisione dei percorsi effettuati da RT a servizio degli utenti di Diano Arentino, costretti ormai da anni ad impiegare quasi un’ora per il tragitto di poco più di 6 km, da Diano Arentino a Diano Marina.
La richiesta è da ritenersi assolutamente legittima e motivata, anche in considerazione del fatto che essa è intesa a ripristinare il percorso già effettuato in passato, di minore lunghezza, cosa che potrebbe andare a beneficio anche dell’Azienda RT, in termini di minori costi di gestione.
A giudizio di questa Amministrazione, la questione è da considerarsi di estrema gravità per i piccoli Comuni dell’entroterra, già enormemente svantaggiati sui servizi pubblici in generale. A tale scopo, si richiede pertanto formalmente necessario e urgente approfondimento, con l’apertura di un tavolo di confronto con le Amministrazioni comunali interessate.

C.S.