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Politica | 12 giugno 2018, 19:13

Elezioni a Imperia, la dura replica di Antonio Gagliano alle accuse di Giulio Filieri (Lega): "Le tue parole non offendono me, ma 452 imperiesi"

"Le tue accuse sono false e per questo motivo ti annuncio a mezzo stampa che non ti querelo in sede penale, ma ti chiederò i danni in una causa civile e devolverò il risarcimento alla lotta contro il cancro: ti farò scrivere dal mio avvocato domani"

Elezioni a Imperia, la dura replica di Antonio Gagliano alle accuse di Giulio Filieri (Lega): "Le tue parole non offendono me, ma 452 imperiesi"

Non si è fatta aspettare la replica di Antonio Gagliano, candidato al consiglio comunale con Imperia Insieme, alle dichiarazioni rilasciate stamane dal segretario cittadino della Lega Giulio Filieri (QUI la notizia).

Di seguito pubblichiamo le parole di Gagliano in risposta alle accuse odierne:

"La giornata di oggi è stata caratterizzata dagli attacchi personali e dagli insulti rivolti dall’esorcista pendolino Lanteri (l’uomo che gira i partiti da destra a sinistra e poi da sinistra a destra) e dai pochi uomini rimasti in queste ore al suo fianco, attacchi concentrati non a caso su di me (il più votato ad Imperia) e su Claudio Scajola (arrivato primo come candidato sindaco): prevedo che questi attacchi saranno un boomerang che farà schizzare ancora più in alto Claudio Scajola al secondo turno e il distacco tra i due contendenti.

Questo modo di fare campagna elettorale, senza parlare di temi concreti, indica chiaramente che l’esorcista pendolino è in preda ad una crisi di nervi e abbia scelto di giocare il finale di partita ricorrendo agli insulti ed agli attacchi personali, perché non ha argomenti politici: del resto, si sa che la tattica di buttare il finale di partita in rissa è l’ultima arma delle squadre in grave difficoltà.

Nelle scorse ore sono stato ingiustamente e falsamente accusato da Giulio Filieri, semisconosciuto segretario di sezione della lega di Imperia, al quale rivolgo una breve replica, dandogli quel quarto d’ora di celebrità a cui da tutta la vita ha invano aspirato: insomma voglio fargli un piccolo regalo, in ricordo di un’antica amicizia che ci legava.

Caro Giulio, forse non ti ricordi che tanti anni fa ci siamo conosciuti attraverso mio cognato Roberto Guasco che all’epoca era segretario provinciale della Lega Nord, con Giacomo Chiappori segretario regionale; io, mia moglie, i miei suoceri, insomma tutta la mia famiglia, ti abbiamo conosciuto come una persona perbene e semplice, di poche parole e di tanto impegno, quando le sezioni della Lega erano piene di gente comune, senza interessi personali, gente vera, che rischiava di esser denunciata quando i temi politici erano forti ed essere leghisti non era una passeggiata di salute e ti abbiamo sempre voluto bene.

Oggi ho letto le tue parole schiumanti rabbia contro di me: mi accusi di essere stato assente alle sedute in Consiglio ed in Giunta quando sono stato amministratore del Comune di Imperia e che mi dovevate ricordare di andare in Giunta o in Consiglio, dipingendomi come una persona distratta che ha finto di essere un leghista per portare via i voti alla lega.

Credo che dopo tutti questi anni di grande impegno nella Lega tu abbia perso un po’ la memoria perché io sono sei anni che sono uscito pubblicamente dalla Lega e non ho mai detto di farne ancora parte, pur avendo all’interno ancora tanti amici che mi rispettano come persona lineare e corretta, rilasciando interviste sempre come ex assessore della Lega Nord, ma evidentemente non hai mai letto le mie dichiarazioni.

Con le tue parole non mi tocchi minimamente, ma offendi 452 persone, 452 imperiesi, che mi hanno dato un chiaro segnale di fiducia e una grossa responsabilità: quando prendevo i voti per la Lega portandola al suo massimo storico nelle comunali dicevi che erano elettori intelligenti, oggi dai ad intendere che si tratta di elettori che non capiscono neanche chi stanno votando solo perché danno la loro preferenza a me e quindi a Claudio Scajola, un vero animale politico, credimi.

Per quanto riguarda le mie assenze in Consiglio ti voglio ricordare che in quegli anni, come tu sai, ho avuto, a distanza di tre mesi, due gravi lutti in famiglia, perdendo un nipote di 17 anni e il suo papà, mio cognato, morto per il dolore: ti lascio trarre le conclusioni ma sono stati due colpi che avrebbero abbattuto un elefante e che non auguro a nessuno.

Infatti le mie assenze furono sempre giustificate dal Consiglio: ad un certo punto, io chiesi persino al partito di poter dare le dimissioni da consigliere vista la mia situazione familiare, che non mi consentiva di seguire i lavori consiliari, ma l’allora segretario provinciale Mariano Porro mi chiese di resistere e mi rincuorò dicendo che tutta la Lega mi avrebbe aiutato per passare quei brutti momenti.

Per le assenze in Giunta ti rispondo che le tue accuse sono false e per questo motivo ti annuncio a mezzo stampa che non ti querelo in sede penale, ma ti chiederò i danni in una causa civile e devolverò il risarcimento alla lotta contro il cancro: ti farò scrivere dal mio avvocato domani.

Caro Giulio, non ti riconosco più; non sei più il Giulio di un tempo, semplice e corretto, evidentemente dover prendere ordini da personaggi coinvolti nei processi sulle spese pazze e sui rimborsi di soldi pubblici, etc. etc. etc. ( se vuoi sull’argomento spese pazze e truffe ai danni della Provincia ci possiamo fare sopra un bel dibattito pubblico, così spieghiamo ai cittadini dove vanno i soldi delle loro tasse e chi veramente sono quelli che a parole si dicono leghisti), ti ha cambiato il modo di essere e ti ha incattivito, come uno senza argomenti, come uno che frequentando lo zoppo sta imparando a zoppicare.

Su una cosa hai ragione, però: moltissimi elettori della Lega mi hanno votato e hanno votato Claudio, come persona capace da uscire da questa delicata palude del Comune di Imperia, e mi hanno votato perché sono rimasto sempre lo stesso, sempre in mezzo al popolo per cercare di risolvere i problemi della gente ed in questo sta il fatto che gli elettori di Salvini mi hanno riconosciuto per quello che sono: un leghista vero, come ne sono rimasti ancora nel tuo partito, cosa che tu non ricordi avendo perso la memoria, e mi riferisco per esempio agli amici di Diano Marina Giacomo Chiappori, Luigi Basso, Lino Damonte, etc. etc..

Caro Giulio, mi dispiace per te: dai proprio l’idea di essere un uomo in mezzo all'oceano che annaspa e sta andando a fondo. E in ultimo ti dico che quando tutti sono pronti per il finale, per noi è solo l’inizio…".

Redazione

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