Affluenza al voto in netto rialzo, quella dei 7 comuni della nostra provincia interessati dal voto per il rinnovo dei Sindaci e dei Consiglio comunali, alle ore 12.
Nel dettaglio: ad Imperia ha votato il 22,29%, rispetto al 15,25% delle precedenti consultazioni del 2013; a Bordighera siamo al 18,65% rispetto al 13,46% di 5 anni fa; a Vallecrosia ha votato il 21,33% contro l’11,55%. Nell’entroterra situazione analoga: a Pieve di Teco ha vitato il 25,53% degli aventi diritto contro il 16,36 di 5 anni fa; Triora fa registrare il 33,89% contro il 28,82% ed a Cosio d’Arroscia il 20,22% rispetto al 16,12% delle precedenti elezioni.
Caso a parte il nuovo comune di Montalto Carpasio, dove ha votato il 26,45% degli aventi diritto e ovviamente, non c’è un dato precedente.
52.125 potenziali elettori. Un comune a farla da ‘padrone’, ovvero Imperia che è anche l’unico sopra i 15mila abitanti e che vede il doppio turno, con la possibilità dell’eventuale ballottaggio tra 15 giorni. Sono 34.334 gli aventi diritto (su una popolazione di 42.322) al voto per Imperia, che vede 44 sezioni.
Gli altri comuni, invece, prevedono il turno unico con il più votato che otterrà il premio di maggioranza e, quindi, la possibilità di governare. A Bordighera sono 9.423 gli aventi diritto (su 10.146 residenti), suddivisi in 10 sezioni; a Vallecrosia sono 6.256 (su 7.032) divisi in 7 sezioni; Pieve di Teco vede 1.081 possibili votanti (su 1.400 residenti) in 3 sezioni. Due le sezioni per il nuovo comune di Montalto-Carpasio che conta 499 aventi diritto al voto (517 residenti). Triora ha una sola sezione con 354 votanti (su 374) mentre, in questa tornata elettorale è Cosio D’Arroscia il comune più piccolo con 178 votanti (248 residenti) e ovviamente una solazione.
IMPERIA. Nel 2013, al termine del primo turno, il candidato a Sindaco Carlo Capacci (sostenuto dal Pd e dalle liste civiche ‘Imperia Cambia’, ‘Laboratorio per Imperia’ e ‘Imperia di tutti’) ottenne il 46,83% dei voti mentre alle sue liste collegate andarono: Pd 16,90%, Imperia Cambia 16,27%, Laboratorio per Imperia 9,90%, Imperia di Tutti 3,26%. Il suo successivo rivale al ballottaggio, Erminio Annoni, ottenne il 28,21% dei voti mentre le liste collegate: Popolo della Libertà 20,24%, Imperia riparte 6,64%, Scelta per Imperia 2,55%, Lega Nord 2,08%). Gianfranco Grosso, sostenuto da Sinistra Ecologia Libertà-Rif.Com, ottenne l’11,24% e la sua lista il 9,55%. Antonio Russo, sostenuto dal M5S, il 9,03% e la lista l’8,60%. Infine Alessandro Casano si fermò al 4,69% e la sua lista ‘La Svolta’, al 4,00%.
Al ballottaggio Carlo Capacci ottenne una maggioranza schiacciante con il 76,14% (20 seggi) dei voti, rispetto al 23,86% (6 seggi) del rivale Erminio Annoni.
Quest’anno si presentano ben 8 candidati a Sindaco e, se 5 anni fa la vittoria fu praticamente scontata, quest’anno la ‘partita’ è decisamente più equilibrata. I Candidati sono: Luca Lanteri, sostenuto dalle liste del centro destra (Forza Imperia, Vince Imperia, Fratelli d’Italia, Progetto Imperia e Lega); Claudio Scajola, con sole liste civiche (Imperia insieme, Obiettivo Imperia, Area Aperta ed il Popolo della Famiglia); Guido Abbo, sostenuto dalle liste del centro sinistra (Partito Democratico, Imperia al centro, Imperia di Tutti e Laboratorio per Imperia); Alessandro Casano (Alternativa indipendente); Maria Nella Ponte (M5S), Lucio Sardi (Sinistra in Comune), Maria Sepe (Potere al Popolo) e Carlo Carpi (Insieme per Imperia).
BORDIGHERA. Nel 2013 si impose Giacomo Pallanca, allora sostenuto dalla sua lista civica ‘Progetto Bordighera’, con 32,40% dei voti, davanti a Patrizio Novembre (Pdl, Fratelli d’Italia e Lega Nord) con il 27,40%. Quindi Luca De Vincenzi (Bordighera in Comune), con il 26,87%, David Marani (M5S) con il 9,74% e Silvia Siccardi (Voce) con il 3,60%.
Anche quest’anno Bordighera offre 5 candidati a Sindaco anche se gli equilibri politici sono modificati. Si ripresenta Giacomo Pallanca, sostenuto da ‘Progetto Bordighera’ che vede al suo interno anche Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia; Vittorio Ingenito con Bordighera Vince, Giuseppe Trucchi (Semplicemente Bordighera), Donatella Albano (Insieme si Cambia) e Mara Lorenzi (Civicamente Bordighera).
VALLECROSIA. Nel 2013 venne eletto Ferdinando Giordano con la lista civica ‘Per Vallecrosia’, con il 47,59% dei voti, davanti a Graziano Balbis (Vallecrosia Viva) con il 33,66%, Bruno Alfonso (Adesso Vallecrosia) con il 10,93% e Claudio Leotta (Vallecrosia in movimento) con il 7,82%.
Stesso numero di candidati a Vallecrosia, con la riproposizione dell’attuale primo cittadino, Ferdinando Giordano, che si presenta con ‘Progetto Vallecrosia’. Si propongono anche due ex Sindaci. Silvano Croese (Vallecrosia Croese Sindaco) ed Armando Biasi (Cittadini in Comune) e l’ex esponente dell’opposizione Fabio Perri (Voi con Noi).
PIEVE DI TECO. In Valle Arroscia si ripropone l’identico ‘scontro’ tra i due candidati del 2013. Cinque anni fa prevalse Alessandro Alessandri con la lista civica ‘Insieme per cambiare’ con il 58,33% dei voti, davanti a Renzo Brunengo (Uniti per Pieve di Teco) con il 41,67%. Anche quest’anno per Pieve la lotta, quindi, sarà tra gli stessi contendenti. Alessandri conferma anche il nome della lista mentre Brunengo si propone con ‘Pieve Bene Comune’.
COSIO D’ARROSCIA. Nel piccolo centro della stessa valle, invece, cambia tutto con due nuovi candidati a Sindaco, contro i tre della precedente tornata. Si impose Danilo Gravagno per la lista ‘Cosio che cambia’, con il 60,14% dei voti, davanti a Roberto Gravagno (Per Cosio) con il 32,61%. Ottenne il 7,25% dei voti Daniele Caroleo (La Destra). Per quest’anno Cosio avrà due candidati: Mauro Parodi per la lista ‘Cosio che cambia’ e Franca Rovere con la lista ‘Per Cosio’.
MONTALTO CARPASIO. E’ la novità delle elezioni Amministrative 2018. I due comuni si sono uniti dopo le elezioni ‘divise’ del 2014. A Montalto, in quella occasione, c’era solo Mariano Bianchi (attuale candidato) che ottenne 210 voti e venne eletto Sindaco visto che fu ampiamente superato il quorum (67,25%). A Carpasio, nel 2014, furono due i candidati: la spuntò Claudio Seravalli (Valle Carpasina 2014) con il 70,54% dei voti, su Innocenza Cotta (Avanti per Carpasio) che ottenne il 29,46%). Due i candidati per il nuovo comune della Valle Argentina: Davide Lupano e Mariano Bianchi, rispettivamente sostenuti dalle liste ‘Uno... per tutti’ e ‘Uniti per Montalto-Carpasio’.
TRIORA. Il capoluogo dell’alta Valle Argentina torna al voto dopo appena un anno per la scomparsa dell’ex Sindaco Angelo Lanteri, che lo scorso anno venne eletto per la lista ‘Ancora noi per Triora’ con il 50,63% dei voti. Il suo antagonista, che si candida nuovamente quest’anno, fu Massimo Di Fazio, che ottenne il 49,37%. A Triora è nuovamente sfida a due con: Davide Oddo (ex Sindaco di Sanremo) che propone la lista ‘Futuro e tradizione Triora’ e Massimo Di Fazio con ‘Triora Viva’.
Per quanto riguarda Imperia, come comune superiore ai 15mila abitanti, oltre al primo turno fissato per domenica prossima, c’è anche l’eventuale turno di ballottaggio, già previsto per il 24 giugno. Gli altri, tutti sotto i 15mila, vedranno il vincitore del primo turno conquistare la poltrona di Sindaco.
I seggi elettorali saranno aperti dalle 7 alle 23. L’elettore dovrà presentarsi al seggio di propria appartenenza munito di documento d’identità in corso di validità e tessera elettorale. Chi non dovesse averla oppure l’ha smarrita, potrà richiederla presso l’ufficio del comune di residenza. Nei comuni fino a 15.000 abitanti, si potrà scegliere di tracciare un segno sul nome del candidato sindaco o scegliendo una lista, estendendo così il voto anche ai candidati consiglieri e all’aspirante sindaco. Vincerà colui che otterrà il maggior numero di preferenze.
Differente il discorso per quei comuni aventi una popolazione superiore a 15.000 abitanti. In quel caso, oltre alle due opzioni sopra citate, ci sarà la possibilità di tracciare un segno sul nome del candidato sindaco e sul simbolo di una lista non collegate ad esso. Il cosiddetto voto disgiunto. Verrà eletto colui che otterrà la maggioranza assoluta dei voti validi. Nel caso contrario, si andrà al ballottaggio, ma la sfida riguarderà esclusivamente i due contendenti più votati dai cittadini. Per maggiori indicazioni sulle modalità, vi lasciamo il video realizzato dal Ministero dell’Interno per l’occasione.
Per garantire la formazione di una maggioranza solida e di conseguenza una sostanziale governabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi. I restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale. Ad Imperia verrà eletto un totale di 32 consiglieri oltre al Sindaco e saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.
Nei Comuni sotto i 15mila abitanti, invece, si vota con un sistema maggioritario a turno unico. Viene eletto chi ottiene il maggior numero di voti (maggioranza relativa). Sarà eletto Sindaco chi ha ottenuto il maggior numero di voti e la lista a lui collegata si aggiudica i 2/3 dei seggi del consiglio. Gli altri vengono suddivisi tra gli altri partiti o coalizioni in base alle percentuali ottenute. Il primo seggio delle liste di maggioranza spetta ai candidati a Sindaco sconfitti. Anche in questi comuni esiste una possibilità ballottaggio, anche se remota. In caso di parità perfette tra due candidati alla carica di Sindaco si procede appunto al ballottaggio la seconda domenica successiva. In caso di ulteriore parità viene eletto il candidato più anziano. Una discriminante valida anche per i comuni sopra i 15mila abitanti, all’eventuale ballottaggio.
La Rai ha prodotto un video con le istruzioni per il voto di domenica prossima:
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