Marcella Roggero, candidata per Claudio Scajola nella lista Imperia Insieme, espone le sue proposte per un rilancio complessivo delle potenzialità culturali di Imperia. "Claudio Scajola ha l’esperienza del politico scafato, la saggezza di chi ne ha viste e sopportate tante, l’intelligenza di chi sa vedere il futuro, in grande. - spiega Marcella Roggero - Nella nostra squadra ci sono tanti giovani che vengono ascoltati e ai quali viene data fiducia, in un mix generazionale stimolante e propositivo. E’ per questo che ho deciso di candidarmi con Claudio Scajola sindaco nella lista di Imperia Insieme".
"Questa campagna elettorale è stata, in gran parte, fatta da noi giovani attraverso i social. Non sarebbe forse il caso di pensare a tutta Imperia in versione digitale?Nell’incontro che, come candidata, ho avuto il piacere di organizzare sul tema della Cultura in città è risultato evidente come questa non vada più intesa in termini solamente didattici o di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, ma come produttore di un valore economico e turistico, sia diretto che indiretto. - aggiunge la candidata - Perché questo accada, però, è necessario mettere a sistema, anche on line, i Musei della città, che già esistono, creare una rete, lavorare in modo sinergico, avvalendosi di persone preparate e competenti, con una progettualità complessiva a lungo termine".
"Soprattutto è necessario, a mio avviso, essere consapevoli che, con l’avvento della rivoluzione digitale, la distinzione tra gli operatori della cultura ed il pubblico è sempre meno netta e il coinvolgimento con l’utente può avvenire attraverso moltissimi mezzi di comunicazione, anche attraverso diverse attività ed eventi collaterali. La sfida sta nel saper utilizzare ogni canale per coinvolgere il più possibile i potenziali visitatori. - sottolinea - Se pensiamo alla cultura come cultura 3.0 non si può non pensare a far, finalmente, entrare anche Imperia nell’era del digitale. Quindi, perché non creare opportunità di co-working anche nella nostra città? Utilizzare aree dismesse per creare luoghi dove aziende e professionisti del digitale possano lavorare e, perché no, collaborare per portare valore, anche culturale, all'intera città. Ambienti di lavoro in cui offrire stage a giovani, dove ospitare operatori provenienti da fuori che, magari, decidano poi di investire tempo e denaro nella nostra città e, perché no, di portare con sé la famiglia".
"Questo comporterebbe un indotto per il turismo, per il terziario, per tutta la città. Andiamo fuori Liguria, pensiamo al Web Marketing Festival di Ravenna o alla Milano Digital Week. Utopia pensare di fare qualcosa del genere anche a Imperia? Non dobbiamo farci spaventare dalle altre città, dobbiamo imparare dalle altre e pensare di poter farcela anche noi. Per riuscirci, però, bisogna necessariamente pensare al quadro generale, come ben ci insegna Claudio Scajola nel suo programma. Bisogna avere una strategia, è necessario un piano di marketing territoriale che analizzi la peculiarità del nostro territorio e sappia valorizzarlo ed inserirlo in un contesto promozionale adatto, sempre più orientato ad attirare turisti o talenti da fuori. Dopo di che, va comunicato".
"Nell’era della globalizzazione, dove anche la competizione è globale, bisogna comunicare intelligentemente attraverso tutti canali a disposizione. Dobbiamo riappropriarci della nostra città, ritornare ad esserne orgogliosi e guardare al futuro con positività. - conclude Marcella Roggero - Dobbiamo puntare sul turismo, sul settore agroalimentare, sulla cultura e sull’indotto che il porto finito potrebbe rappresentare per la città.Insomma, Imperia città di mare, di prodotti alimentari di qualità, di naviganti e, perché no, anche di internauti".
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