Imperia: in 200 ai Sogni d'Estate per Claudio Scajola, l'ex ministro "Abbracceremo chi ci calunnia"

“Com’è noto, Caltagirone fu portato a Imperia da Beatrice Cozzi Parodi, e non da me”. Così Claudio Scajola a margine dell’incontro di questo pomeriggio ai Sogni d’Estate, dove ha incontrato i suoi elettori. L’ex Ministro ha risposto così alle domande dei cronisti sulla vicenda relativa alla condanna di Giustina Destro, l’ex vice presidente di Confindustria. Una vicenda legata al porto turistico.

All’incontro erano in 200 per Claudio Scajola, che oggi, dopo l'annuncio delle candidature a Sindaco di Imperia di Guido Abbo per il centro sinistra e Alessandro Casano, a capo di una lista civica, ha incontrato nuovamente i suoi per l'ultimo appuntamento di aprile della sua campagna elettorale.

Tra i presenti, i fedelissimi, Luigi Sappa, Enzo Amabile, Giacomo Raineri, Marino Arimondi, Franco Amotetti e Sergio Lanteri, Giovanni Amoretti, Gianluca Lanteri, la consigliera comunale Ester D'Agostino, l'ex assessore Simone Vassallo, i rappresentanti di Obiettivo Imperia Marco Savini e Fabrizio Gramondo, Gianmarco Onegliol'ex Sindaco di Diano Marina Angelo Basso, Antonio Gagliano, il giornalista Franco Bianchi e il dirigente comunale Alessandro Barla.

L'ex Ministro, nel corso dell'incontro ha tenuto a ribadire ancora una volta che la sua sarà una candidatura contro nessuno "Abbracceremo anche chi ci ha calunniato", ha detto. "Però dobbiamo vincere. In questi mesi ho scoperto tanto affetto, potrei dire che questo mi appaga, ma sono incontentabile e voglio che vinciamo tutti", ha aggiunto prima di congedarsi.

“Abbiamo cominciato sul serio, il nostro motto è ‘comunità e incontro con la gente’, che significa invece di incontri ristretti vogliamo fare incontri in mezzo alle persone per sentire il calore umano e per insieme convincere gli altri a dare una svolta alla città di Imperia.

Mi piacerebbe che il confronto fosse sulle idee, sui programmi e sulla storia delle persone, altri pensano che il confronto sia  quello della polemica piuttosto che della calunnia. ‘Non ti curar di loro ma guarda e passa’ e mi interessa parlare con la gente dei problemi della mia città a cui voglio bene, una bella città che merita di essere rilanciata".

Su Abbo: “Con oggi mi pare ci siano tutti i concorrenti per il ruolo di sindaco. Questo è positivo perché la democrazia è una cosa importante. Ci sarà il confronto e chi convincerà più cittadini, c’è chi è partito prima e chi dopo, saremo tutti pronti alla partenza di questa gara che deve avere un obiettivo e non un’occupazione di potere, non deve avere come obiettivo nessun concetto di affermazione personale ma di essere capace di risolvere i problemi della città.

Noi non andiamo a caccia di persone, abbiamo raccolto l’invito della gente che pensa io possa essere un buon maestro dall’esperienza che ho acquisito nella vita e abbiamo messo insieme un gruppo fresco composto da giovani e gente in gamba, persone che per la maggioranza sono fuori da esperienze politiche precedenti e che hanno voglia di dare un po’ del loro tempo libero. Mi piace dire che un primo risultato l’ho raggiunto, ovvero di avvicinare delle nuove persone all’amministrazione della città, non saremmo riusciti ad avvicinarle ai partiti, è stato più facile avvicinarle ai bisogni della città.

Stamattina abbiamo definito i simboli delle tre liste, il problema è che ci sono più candidati dei 96 posti disponibili e dunque stiamo valutando, se necessario, di farne una quarta".

Capacci ha detto che governare col Pd è impossibile, è d’accordo? “Io non ho mai governato col Pd quindi non sono un esperto, mi pare da cittadino però che la conduzione di questi cinque anni è stata rissosa, piena di problemi, con difficoltà ad affrontare i temi importanti della città. Se lo dice Capacci non ho difficoltà a credere che fossero maggiori le responsabilità del Pd, di Capacci o di chi era con loro non lo so dire”.

Sulla rinuncia alla candidatura di Capacci “Avrà fatto i suoi conti e avrà valutato che la sua esperienza, che è stata faticosa, non meritava di essere tentata per una ripetizione. Io ho rispetto per chiunque, nella storia della sua vita ha fatto il Sindaco. Io l’ho fatto due volte, è molto faticoso, è gratificante, ma bisogna comunque rispettare chi svolge quel ruolo”.

Scajola si è espresso anche sulla vicenda relativa al cosiddetto autobus di cristallo. “E’ la dimostrazione di come sia difficile parlare seriamente dei problemi e come si riesca a mistificare. Io non ho parlato di tram di cristallo, io ho semplicemente detto quello che è chiaro a tutti, che andare da Porto Maurizio a Oneglia è diventato impossibile, sia col mezzo pubblico, che va ancora più lento, che con le autovetture, e che è impossibile raggiungere Diano Marina passando il capo Berta. Ho quindi detto che il fatto di avere libera l’area ferroviaria deve avere come primo obiettivo la pista ciclabile di cui sono un assertore da tempi non sospetti, perché quella che c’è attualmente porta sicuramente gran parte del merito personale del mio impegno, ma certamente sarebbe folle pensare, ad esempio, che la galleria del capo Berta la si debba abbandonare a se stessa, quando potrebbe essere un collegamento veloce, pulito, con un mezzo elettrico, come c’è nelle più grandi città del mondo. Bisogna copiare dai più bravi, e non dai più cattivi. Un mezzo elettrico ecologico. Pensate che in tre minuti collegherebbe Diano Marina con la zona di Oneglia, e dove certamente è evidente a tutti che una pista ciclabile non la facciamo passare dentro la galleria di capo Berta, ma la faremo passare fuori, sulla strada a mare. E così, come esempio, andiamo a vedere se ci sono altre compatibilità tra trasporto pulito, ecologico di gomma, che non faccia barriera, e la pista ciclabile, partendo dal presupposto che prima c’è la pista ciclabile, ma guai a perdere questa opportunità. Dopodiché, ci sono periodi e periodi, mica si deve fare tutto insieme, ma è opportuno prevedere. A me la vita nelle mie amministrazioni pubbliche che ho svolto, mi ha insegnato che se prevedi riesci a realizzare. Da Sindaco mi è capitato, con una infuocata assemblea consiliare, di approvare il tracciato della ferrovia trent’anni fa, e ho deciso imponendomi, di farlo passare il più vicino possibile alla città, per dare centralità alla stazione. Una cosa viva, non una cosa lontana. Non avrei immaginato allora, di trovarmi vent’anni dopo Ministro della Repubblica, e di riuscire a farla finanziare. Oggi abbiamo la ferrovia a monte. Perché, con la stessa lezione di vita, non ragioniamo anche di pista ciclabile, ma anche di risolvere il problema di raggiungere Porto e Oneglia in tempi più celeri? Chi dice diversamente, o non ha capito quello che ho voluto dire, o invece ahimè, e mi auguro di no, vuole semplicemente mistificare”.

Infine Scajola ha risposto a una domanda relativa alla condanna di Giustina Destro: “Sono rimasto molto meravigliato perché non conoscevo questa vicenda. L’ho letta oggi. Non la conoscevo. Conosco Giustina Destro da diversi anni, perché era vice presidente di Confindustria prima di diventare parlamentare di Forza Italia, e quindi io la conobbi come vice presidente di Montezemolo quando ero Ministro. Caltagirone lo conobbi poco prima dell’esperienza del porto, perché come è noto qui fu portato da Beatrice Cozzi Parodi e non dal sottoscritto. Non sapevo di questa vicenda, ma conoscendo Giustina Destro sono convinto che tutto sarà stato assolutamente regolare, anche perché Giustina Destro è una persona molto facoltosa. Detto questo, da garantista, e quello che ho visto sulla mia pelle me lo conferma ogni giorno, io rispetto tutti i cittadini fino a quando le sentenze non sono passate in giudicato”.